martedì 17 maggio 2016

Intervistato da Avvenire metteva in guardia contro le identità sessuali sconvolte dal Gender. Alcuni lo accusano di utilizzare strane terapie per «curare» i gay. Oggi due persone si presentano in tv accusandolo di averle stuprate. Come qualche anno fa. Quando le accuse vennero archiviate
DARIO FERRI
L’arcivescovo di Parigi, cardinale André Vingt-Trois, ha diffuso una nota per invitare coloro che ritengono di essere stati vittime di abusi sessuali da parte di monsignor Tony Anatrella, sacerdote della sua diocesi che svolge anche la professione di psicoterapeuta ed è consultore del dicastero vaticano per la famiglia, a presentare all’Autorità ecclesiastica una formale denuncia contro il prelato. “Non essendo in grado di agire sulla base di dichiarazioni anonime e indirette”, il cardinale suggerisce alle persone abusate di “stabilire un contatto personale e presentare una denuncia”.

Tony Anatrella: il monsignore psicoanalista accusato di violentare i pazienti

I primi fatti addebitati a monsignor Anatrella risalgono a 39 anni fa ma furono denunciati solo nel 2001 da Daniel Lamarca, un ex seminarista della “Mission de France” che nel 1987 era in terapia psicanalitica con Anatrella e durante le sedute avrebbe avuto rapporti sessuali con il prete psicanalista che si era impegnato a ‘guarirlo’ dalle tendenze omosessuali. In Italia il sacerdote e’ considerato uno dei maggiori esperti sulle teorie del Gender, e spesso e’ intervistato dai media cattolici: qui possiamo leggere un suo colloquio con il quotidiano dei vescovi Avvenire. La trasmissione Le 20 Heures de TF1ha parlato di accuse di violenze sessuali da parte di sette persone di età compresa tra i 25 e i 30 al momento dei fatti. Stéphane, uno dei due che ha accettato di parlare in anonimato davanti alle telecamere, accusa Anatrella di averlo seguito per 14 anni, fino al 2011 in una “strana terapia” nel suo studio parigino: «Mi ha chiesto di immaginare situazioni sessuali, mi ha spinto a sviluppare desideri di mascolinità. In diverse occasioni mi ha invitato a sospendere i rapporti con le donne per concentrarmi sul rapporto con lui». Secondo la testimonianza dopo 13 anni di sedute settimanali Anatrella gli ha presentato delle “teorie corporali” in base alle quali si è mostrato mentre si masturbava e l’ha invitato a toccare il suo pene. Anche Michel ha raccontato la sua storia di seminarista tormentato dalla sua omosessualità, che ha incontrato Anatrella e sostiene di essere stato stuprato dal monsignore. In una dichiarazione alla stampa il cardinale Vingt-Trois ha detto di aver ricevuto tramite un prete una testimonianza scritta ma anonima su Padre Anatrella; invitato ad incontrare l’arcivescovo, l’uomo non si è presentato. Alla fine di aprile anche un altro prete di Parigi ha incontrato il cardinale e gli ha raccontato un altro fatto di cui sarebbe stato autore Anatrella, senza però fare nomi e cognomi delle presunte vittime. «Non essendo in grado di agire sulla base di racconti indiretti e dichiarazioni anonime, il cardinale ha chiesto al sacerdote di incoraggiare le persone a stabilire un contatto ufficiale e presentare una denuncia», recita la nota del porporato.
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L’intervista di Anatrella ad Avvenire (28 febbraio 2016)

…e oggi è un esperto di teoria gender

Anche nel 2006 Anatrella finì nei guai per accuse molto simili, ma alla fine se la cavò. Il 30 ottobre da parte di Daniel Lamarca, ex seminarista che nel 1987 era in terapia di psicanalisi con Anatrella, raccontò di aver avuto con lui dei rapporti sessuali proprio nel periodo nel quale avrebbe dovuto “guarirlo” dalla sua omosessualità. La sua testimonianza apparve all’epoca su Golias, rivista cattolica del dissenso. Lamarca, che ha poi lasciato perdere gli studi seminaristici, aveva ricostruito  come nel nell’87, a 23 anni, fosse stato esposto a patologizzanti e astruse teorie dell’omosessualità come “immaturità narcisistica” e dei conseguenti esercizi di “lavoro corporeo” che sarebbero poi sfociati in rapporti sessuali col prete psicanalista. Lamarca ne parlò con il cardinale Lustiger, allora vescovo di Parigi, che gli promise di interessarsene: in realtà non fece niente e Anatrella diventò nel frattempo uno degli esperti del Vaticano sul tema, al punto da aver redatto per il controverso Lexicon Familiare la parte riguardante “Omosessualità ed Omofobia”. Le accuse vennero successivamente archiviate. Nel febbraio scorso Anatrella si trovò nell’occhio del ciclone perché, ad un corso di aggiornamento per nuovi vescovi, aveva affermato che per i vescovi l’obbligo di denunciare gli abusi non esiste. Per il “Vaticano”, i vescovi cattolici “non sono obbligati a denunciare gli abusi del clero sui bambini”, riassunse all’epoca il quotidiano britannico The Guardian. Subito contestato dal cardinale Sean O`Malley, presidente della Pontificia commissione per la tutela dei minori, che in una nota a nome della commissione affermò che vige invece la “responsabilità morale ed etica di denunciare gli abusi presunti alle autorità civili”.

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