sabato 14 maggio 2016

La ribellione di Pizzarotti: “Il Direttorio si scusi”. Ora è divorzio

M5S
Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti parla con la stampa in Municipio dopo l'incontro con il presidente del Parma Fc Giampietro Manenti, Parma, 27 febbraio 2015. ANSA / SANDRO CAPATTI
Lo sfogo durante la conferenza stampa convocata dopo la sospensione dal Movimento: l’attacco più duro è a Luigi Di Maio
 
Il giorno dopo l’avviso di garanzia ricevuto, Federico Pizzarotti è stato sospeso dal Movimento 5 Stelle. La sospensione è arrivata naturalmente tramite un post scritto sul blog di Beppe Grillo. Ma il sindaco non ci sta e oggi, in conferenza stampa, ha attaccato duramente il direttorio pentastellato. “Si è dimostrato irresponsabile nella conduzione del movimento. – ha detto – Ci vuole rispetto delle persone, si deve poter essere chiamati e avere un confronto”.
Il primo cittadino di Parma attacca i vertici del movimento 5 stelle e lava i panni sporchi in pubblico. “Su di noi – ha detto – è stato versato tanto fango anche dall’interno del movimento. Io ho chiesto un incontro, e mi hanno risposto con quattro righe di Ps. E’ evidente che non è un comportamento che si addice a una forza di governo. Ora mi aspetto un chiarimento“.
Ma l’attacco più duro del primo sindaco grillino lo rivolge a colui che è considerato il leader politico del Movimento, vale a dire il vicepresidente della Camera: “Penso che qualcuno non abbia fatto il bene del movimento. Penso a Di Maio, che è responsabile dei comuni e in un anno non ha mai fissato un incontro con i sindaci. Spero in un ripensamento e nelle scuse, ma devono farlo loro. Noi li abbiamo cercati invano per mesi”.
La crisi tra Pizzarotti e il Movimento era chiara da tempo, ora con questa presa di posizione Grillo sembra averne sancito il divorzio definitivo.
Il sindaco di Parma è stato sospeso dal Movimento con un post di Grillo in cui si legge: “Federico Pizzarotti è sospeso dal MoVimento 5 Stelle. La trasparenza è il primo dovere degli amministratori e dei portavoce del MoVimento 5 Stelle. Solo ieri si è avuto notizia a mezzo stampa dell’avviso di garanzia ricevuto, ma il sindaco ne era al corrente da mesi. Nonostante la richiesta, inoltrata da ieri e a più riprese, di avere copia dell’avviso di garanzia e di tutti i documenti connessi alla vicenda per chiudere l’istruttoria avviata in ossequio al principio di trasparenza e già utilizzato in casi simili o analoghi- prosegue-, non è giunto alcun documento. Preso atto della totale mancanza di trasparenza in corso da mesi, nell’impossibilità di una valutazione approfondita ed oggettiva dei documenti e per tutelare il nome e l’onorabilità del MoVimento 5 Stelle si è proceduto alla sospensione. Non si attendono le sentenze per dare un giudizio politico“.
La tempestività con cui è arrivato il provvedimento grillino contro Pizzarotti stride con la difesa ad oltranza che gli esponenti del Movimento stanno portando avanti per il sindaco di Livorno Filippo Nogarin. Avranno pesato le diatribe a le prese di posizione del sindaco di parma nei confronti di Grillo e della Casaleggio Associati? Sembrerebbe proprio di sì, altrimenti non si spiega la differenza di trattamento che gli è stato riservato. Proprio lui che ha iniziato la scalata grillina alle istituzioni democratiche.
Dopo la conferenza stampa di Pizzarotti è arrivato il Tweet di Nogarin, anch’esso indagato, contro il sindaco di Parma e ormai ex compagno di Movimento.


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