È grillino l’uomo dei conti di Cota
Pubblicato Domenica 10 Aprile 2016, ore 21,25
Rolando è uno dei tre assessori in pectore scelti dalla Appendino. Dopo essere stato direttore delle Risorse finanziarie nella scorsa legislatura regionale si candida a gestire la cassa di Palazzo Civico. All'urbanistica il professor Montanari, allo sport Finardi
Il Movimento 5 stelle punta sull’usato sicuro per conquistare il Comune di Torino. E se la lista degli aspiranti consiglieri è piena zeppa di giovani senza troppa dimestichezza con delibere, mozioni e ordini del giorno, ai primi tre assessori in pectore individuati dalla candidata sindaca Chiara Appendino – e al vaglio dell’assemblea dei grandi elettori - non manca certo l’esperienza, anzi risultano tutti e tre ampiamente rodati e piuttosto “inseriti” nei rispettivi ambienti. Chi è avvezzo ai palazzi della politica subalpina si sarà certo imbattuto negli ultimi vent’anni in Sergio Rolando, 68 anni, direttore del Bilancio e delle Risorse umane in Regione Piemonte, durante la legislatura di Roberto Cota, prima di andare in pensione. Un grand commis da sempre “vicino” al centrodestra, approdato in piazza Castello quando Angelo Burzi era assessore e tra i sostenitori di Società Aperta, associazione di stampo popperiano legata all’ex braccio destro di Enzo Ghigo. Un “tecnico” che peraltro è riuscito a passare indenne, e sempre con gratificazioni personali (e professionali), i cambi di colore alla guida della Regione: con Pierluigi Lesca ha costituito il tandem cui la giunta di centrosinistra di Mercedes Bresso (e Paolo Peveraro) si è affidata per far quadrare i bilanci e mettere una pezza alla questione dei derivati. A Rolando toccherà risanare le casse di Palazzo Civico e “riorganizzare la struttura amministrativa del Comune per garantire ai cittadini servizi migliori e ottimizzare l’allocazione delle risorse”: una priorità da lui stesso individuata. Uomo esperto e competente, Rolando si dovrà occupare, in una ipotetica giunta a cinque stelle, di Bilancio e Personale, le deleghe attualmente in capo a Gianguido Passoni. Rolando è certamente la punta di diamante del trio individuato attraverso la call pubblica lanciata nei mesi scorsi.
Per l’Urbanistica l’assessore designato è Guido Montanari, 59 anni, professore associato del Politecnico di Torino, con una cattedra in Storia dell’architettura contemporanea. Non certo un politico, ma neanche un professionista a digiuno di questioni amministrative, grazie a un’esperienza come titolare dell’Urbanistica nella giunta civica e protogrillina di Rivalta, guidata da Mauro Marinari. Una scelta per certi versi attesa, giacché Montanari è ormai da tempo organico al movimento, come dimostra il suo invito al Movifest di settembre, per parlare di piano regolatore, e l’incarico di coordinare gruppi tematici sulla trasformazione urbana in seno al gruppo pentastellato. Tutte le principali battaglie ambientaliste lo hanno visto in prima fila, a partire da quella contro i grattacieli in città. Dalla seconda metà di aprile, con la Appendino incontrerà i residenti delle otto circoscrizioni per presentare il piano di riqualificazione delle periferie.
Il terzo componente della ipotetica giunta è Roberto Finardi, 51 anni, vice campione italiano di salto triplo e poi una sfilza di incarichi e consulenze all’interno del Coni. Attualmente è il direttore del Centro federale della Federazione Tiro con l’arco di Cantalupa, ma in questi anni è stato allenatore e consulente in seno al Coni, e ha rivestito ruoli in Federatletica e nella Federazione Sport Ghiaccio. Una designazione che potrebbe far pensare a un flirt tra un pezzo significativo del mondo dello sport e i pentastellati, visti i legami assai stretti tra i vertici della FitArco e il numero uno del Coni piemontese Gianfranco Porqueddu, uno che ha avuto sempre una posizione decisamente critica sulla gestione dell’assessorato allo Sport da parte dell’assessore Stefano Gallo. Dal Coni fanno sapere che si tratta di una "candidatura autonoma", ribadendo l'amicizia di Porqueddu con il presidente di Palazzo Lascaris Mauro Laus, Pd, colonna portante della corrente fassiniana in Piemonte. Ma un brivido corre sulla schiena di molti candidati dem.
Finora sono arrivati circa 300 curriculum, tra cui quello del capogruppo e candidato sindaco nell aprecedente tornata elettorale Vittorio Bertola. I colloqui proseguiranno nei prossimi giorni per individuare gli altri assessori. “Torino è una città ricca di competenze e la grande partecipazione alla quale assistiamo conferma che è necessario che queste possano esprimersi”, spiega la Appendino, convinta che i tre assessori in pectore porteranno alla sua giunta, in caso di successo elettorale, “trasparenza e partecipazione nella gestione dei conti, urbanistica a misura di cittadino, lo sporto come occasione di crescita sociale per i giovani e per gli anziani”. I tre “incoronati” accompagneranno l’aspirante prima cittadina nella presentazione del programma e collaboreranno con i gruppi tematici alla sua conclusione. Sono previste anche riunioni informali di giunta, già prima del voto. Dalla seconda metà di aprile, inoltre, l’Appendino e i suoi assessori incontreranno i residenti delle otto circoscrizioni cittadine per presentare il piano di riqualificazione delle periferie.
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