sabato 5 marzo 2016

Spy Story a 5 Stelle, Pd all'attacco sul controllo di Casaleggio sui parlamentari. Esposito presenta interrogazione, Grillo nega tutto

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Gulag, inquietante spy story, Watergate, setta oscura. Il Partito Democratico va all'attacco del Movimento 5 Stelle dopo che Salvatore Merlo sulle pagine del Foglio ha documentato come funziona il controllo dei parlamentari grillini da parte della Casaleggio Associati, la società che fa capo al guru Gianroberto. Ombre che ora il PD chiede di dipanare perché è a rischio l'esercizio della funzione parlamentare. 
Non solo: il senatore dem Stefano Esposito depositerà la prossima settimana un'interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio e al ministro dell'Interno per fare luce sull'accaduto. "E prima ancora - dice all'HuffPost - chiederemo alle presidenze di Camera e Senato di dare mandato ai questori di avviare un'indagine interna". Anche perché "noi sappiamo che la vicenda ha riguardato parlamentari a 5 stelle, ma chi ci dice che la Casaleggio Associati non abbia violato la privacy anche di altri parlamentari non del Movimento? Il dubbio è lecito, stando a quanto raccontato dal Foglio. Bisogna capire se dobbiamo fare i conti con una nuova Costituzione, quella della Casaleggio Associati".
"C'è un gruppo politico manovrato, ricattato, minacciato e diretto dall'ufficio di una società privata a Milano di cui non si sa nulla - continua Esposito - Abbiamo fatto una battaglia contro Berlusconi ma almeno Berlusconi si è candidato. Casaleggio invece vuole dirigere il Paese standosene chiuso nel suo ufficio". 
LA REPLICA DI BEPPE GRILLO. "Casaleggio Associati non ha mai avuto accesso al server in questione come già dichiarato. Per quanto riguarda il grave attacco dal sedicente gruppo 'hacker del Pd' che ha divulgato email dei parlamentari appena insediati si sta ancora aspettando che vengano identificati e incriminati i colpevoli da due anni". E' quanto si legge in un post pubblicato sul blog di Beppe Grillo, dopo le polemiche suscitate per le notizie relative ad un presunto spionaggio del server del Gruppo del Movimento 5 stelle.
"La paura sale per le amministrative -si legge nel post- e il fango è pronto per essere tirato contro il MoVimento 5 Stelle.
Anche le querele sono pronte e vengono inviate regolarmente. Ogni tanto è necessario tuttavia fare anche qualche precisazione. Relativamente all'articolo del 'Foglio' scritto da Salvatore Merlo (già oggetto di precedente querela per testi non veritieri e diffamanti sul MoVimento 5 Stelle e su Casaleggio Associati) si precisa e ricorda che i due fatti a cui si fa riferimento sono stati chiariti in modo pubblico all'epoca dei fatti e Casaleggio Associati non ha mai avuto accesso al server in questione come già dichiarato".
"Per quanto riguarda il grave attacco dal sedicente gruppo 'hacker del Pd' che ha divulgato email dei parlamentari appena insediati si sta ancora aspettando che vengano identificati e incriminati i colpevoli da due anni. Viene il sospetto che essendo forza di opposizione il governo e la presidenza della Camera non stia dedicando sufficienti risorse per identificare i colpevoli di atti così gravi all'interno del Parlamento stesso".
PD all'attacco. "Che Casaleggio fosse il vero, oscuro e nascosto capo del M5S era già chiaro, ma è davvero inquietante leggere che spia i suoi parlamentari. La 'Spectre' al confronto sembra un'associazione di dilettanti", ha dichiarato il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini.
"Questa - ha aggiunto - è una brutta idea di democrazia. Mentre noi siamo in mezzo alle persone a scegliere i candidati, lui mette in piedi sistemi per il controllo totale degli eletti del Movimento. Se la vicenda venisse confermata, sarebbe una cosa gravissima, tale da mettere a repentaglio i principi democratici. Per di più con i soldi dei gruppi parlamentari, cioè dei cittadini".
"Mi rivolgo alle istituzioni della Camera per sapere come sia possibile che una società esterna possa controllare e spiare le mail e vari documenti di parlamentari", ha rincarato la dose il capogruppo dem alla Camera Ettore Rosato. "Mi aspetto che la presidenza della Camera, l'ufficio dei Questori vogliano chiarire quanto prima questa violazione della privacy anche al fine di valutare un eventuale intervento della magistratura".
Il problema di un presunto controllo da parte dell'azienda del 'guru' dei 5 Stelle in realtà uscì già molto tempo fa: per la precisione nel mese di ottobre del 2014 ci furono sospetti di hackeraggio di e-mail con la cancellazione di mail ad una trentina di parlamentari pentastellati. Ci furono diverse assemblee infuocate dei parlamentari grillini che portarono alla nota del gruppo parlamentare M5S con la quale si avvertiva che, in caso di "ingressi abusivi nei sistemi informatici" o "qualunque altro utilizzo improprio del server" ci sarebbe stata una "segnalazione all'Autorità". La Casaleggio Associati rispose precisò di non essere coinvolta in alcun modo e annunciò una "denuncia contro ignoti per accertare i fatti di natura diffamatoria e lesiva nei confronti della società stessa".
Ora il "sistema" di controllo a danno dei parlamentari torna alla ribalta. La vicepresidente della Camera, Marina Sereni, ha dichiarato: "Documenti e mail attesterebbero la violazione da parte della Casaleggio associati del server del gruppo parlamentare M5S", per questo "ritengo sia opportuno un approfondimento ed un chiarimento, in primo luogo nell'interesse dei colleghi pentastellati e a difesa dell'Istituzione Parlamentare. I gruppi sono soggetti essenziali nel lavoro della Camera, i deputati vi aderiscono volontariamente per poter meglio esplicare la loro attività. Per questo non possiamo dimenticare la Costituzione e le leggi che riconoscono ad ogni cittadino la inviolabilità delle comunicazioni personali e ad ogni parlamentare il diritto-dovere di esercitare liberamente e secondo coscienza il proprio mandato di rappresentante della Nazione".

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