“Un figlio gay? Lo brucerei”. La frase shock del consigliere leghista De Paoli
Arriva la difesa del presidente della Liguria Toti: “E’ soltanto una frase infelice”. Ma il Pd chiede scusa
“Ho già chiesto scusa se sono stato frainteso il giorno del fatto, non devo chiedere scusa ogni volta che qualcuno me lo chiede. Spero che da oggi ci si possa occupare dei problemi veri e gravi di questa regione”.
Peggiora la sua situazione il consigliere regionale ligure della Lega Nord, Giovanni De Paoli, sotto i riflettori per una frase omofoba pronunciata davanti ai ragazzi dell’associazione Agedo in consiglio regionale proprio per un confronto sui diritti omosessuali. La frase incriminata, se confermata, sarebbe gravissima. De Paoli avrebbe detto “se avessi un figlio omosessuale lo getterei in una caldaia e lo brucerei“. De Paoli si difende dicendo di non aver mai detto quelle parole ma anzi il contrario: “Ho detto che non lo brucerei”. Non rinnegando il resto della frase, comunque molto grave.
A nulla sono serviti cinque testimoni diretti e la richiesta dei genitori di scusarsi. Oggi in consiglio regionale, riunito per discutere della questione, non c’è stato nessun passo indietro.
Anzi, a difendere il consigliere, ci ha pensato direttamente il presidente della Regione Giovanni Toti che ha dichiarato che tra i genitori della associazione Agedo e il consigliere De Paoli crede a De Paoli: “Lui ha detto di avere usato la frase in senso negativo e io gli credo – ha affermato Toti in aula -. il ‘non’, pur infelice, presuppone una apertura al confronto, alla volontà di capire gli altri. Tra le due frasi è molto grave quella con il senso positivo, infelice quella in negativo, ma aperta al confronto”. Una difesa che fa acqua da tutte le parti.
Ma visto che le scuse non arrivano ci pensa il Pd, il consigliere Pippo Rossetti ha dichiarato: “Chiedo scusa io a nome del Consiglio perché ci sono persone che si sono sentite male e sono uscite offese da questa istituzione per quanto accaduto”. Anche Giovanni Lunardon (Pd) ha criticato Toti “Mi sarei aspettato non calcoli politici nei confronti della Lega Nord ma una condanna di quella frase e una apertura verso le famiglie degli omosessuali”.
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