sabato 5 marzo 2016

Questi sono i sindacati italiani. Una casta. Ecco perché il nostro paese affonda.

IL CASO 

Reggia di Caserta, “il direttore lavora troppo”
L’accusa choc dei sindacati che fa discutere

di . Categoria: CampaniaCronaca
Lo stacanovismo non andrà di moda, ma mentre i sindacati protestano, i numeri danno ragione al direttore: nell’ultimo mese gli ingressi alla Reggia di Caserta sono cresciuti del 70% rispetto all’anno precedente. Nessuna campagna promozionale, nessun evento particolare, solo la sua presenza che garantisce il funzionamento di tutti i servizi legati al palazzo. Così, dalla parte di Felicori, si schiera anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi. «I sindacati che si lamentano di Felicori - scrive sul suo profilo Facebook - dovrebbero rendersi conto che il vento è cambiato. E la pacchia è finita!» Più pacata la risposta del direttore: «Non ho nulla di cui giustificarmi, per me questo incarico rappresenta un’enorme responsabilità. La Reggia è vigilata 24 ore su 24, e anche se il direttore chiedesse a qualcuno di fare lo straordinario per seguirlo dopo la chiusura non ci sarebbe nulla di male, ma io non l’ho mai fatto». L’obiettivo - ribadisce invece - è «riaprire regolarmente tutti quegli spazi che ho trovato chiusi, ad iniziare dal Teatro di Corte».
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Per il direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori sono tempi duri. Non certo per i risultati della sua gestione, brillanti oltre ogni aspettativa, ma per le singolari accuse dei sindacati: “Il direttore permane nella struttura fino a tarda ora, senza che nessuno abbia comunicato e predisposto il servizio per tale permanenza”.
“Un comportamento – continuano i sindacati – che mette a rischio l’intera struttura”. Felicori non torna a Bologna nel weekend, ed è considerato uno stacanovista. I numeri, oltretutto, danno ragione al “super” direttore: nell’ultimo mese gli ingressi alla Reggia sono cresciuti del 70% rispetto all’anno precedente.
E a difesa di Felicori si schiera anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi: “I sindacati che si lamentano di Felicori – scrive sul suo profilo Facebook – dovrebbero rendersi conto che il vento è cambiato. E la pacchia è finita”.
“Non ho nulla di cui giustificarmi, per me questo incarico rappresenta un’enorme responsabilità – puntualizza il direttore -. La Reggia è vigilata 24 ore su 24, e anche se il direttore chiedesse a qualcuno di fare lo straordinario per seguirlo dopo la chiusura non ci sarebbe nulla di male, ma io non l’ho mai fatto”

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