martedì 22 gennaio 2013

Questo è un filone che si preannuncia caldo. Ne vedremo delle belle anche in altre province. E adesso passiamo alla Pubblica Amministrazione. Andiamo a verificare quanto marcio c'è dentro la P.A., con quali criteri vengono nominati i dirigenti, quali rapporti illeciti e illegali intercorrono con i sindacati della triplice. Mettiamo tutto a conoscenza delle Procure della Repubblica che sono rimaste l'ultimo baluardo di legalità.


Quindici arresti per gli appalti Aler.
Coinvolta una società in orbita Cdo

L'operazione dei carabinieri, coordinata dal procuratore Robledo, ha portato in carcere
anche la responsabile appalti dell'Aler. Nel mirino anche la Mm (Metropolitana milanese)

di PIERO COLAPRICO e EMILIO RANDACIO La responsabile degli appalti pubblici dell’Aler, l'azienda che gestisce l'edilizia popolare in Lombardia, è finita a San Vittore. E’ in compagnia di altri funzionari pubblici e amministratori privati: sono in tutto una quindicina i provvedimenti richiesti e ottenuti da procuratore aggiunto Alfredo Robledo. Ruotano intorno alla società Kaleidos srl, con sede a Saronno, legata alla Compagnia delle opere. Nel marzo del 2012 c’era stata una richiesta di documentazione: questa società garantisce condizioni particolari per soluzioni di noleggio a lungo termine agli associati Cdo. Ma Kaleidos forniva anche enti pubblici, in qualche modo sponsorizzati da politici cattolici di centrodestra, e alcuni file sequestrati per ordine dell’aggiunto di Robledo, Paolo Filippini, non si sono rivelati così trasparenti quanto a procedure.

Dieci mesi la Procura sembrava aver incontrato la punta di un iceberg, adesso sembra che stia emergendo una massa subacquea ben più corposa. Due le aziende pubbliche sin qui coinvolte. Una è appunto l’Aler, l’ex Istituto autonomo case popolari, la più grossa immobiliare europea, che già conosce i suoi guai giudiziari dopo le rivelazioni dell’architetto Michele Ugliola e l’inchiesta sull’assessore regionale Mimmo Zambetti che aveva stretto legami con uomini di ‘ndrangheta. E l’altra è la Mm, la Metropolitana milanese, che in queste settimane sta ricevendo molte proteste dei milanesi per le scale mobili spesso guaste e ferme. Più tardi si apprenderanno altri particolari di questa operazione condotta dai carabinieri di Milano.
(22 gennaio 2013)


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