Saviano
ha più volte chiarito come nei confronti di persone perbene sia sempre attiva
“la macchina del fango” messa in atto da corrotti dal colletto bianco. Quando
agiscono i corrotti si muovono insieme. Devono difendere i privilegi dei quali
godono dagli attacchi di chi invece, alle varie caste, si oppone.
I
giornalisti che svolgono il loro lavoro esclusivamente in ragione dell’appartenenza
ai sindacati confederali si prestano bene ad entrare nell’ingranaggio della
macchina del fango. I direttori dei giornali, scelti tra i sindacalizzati, devono
produrre “fango a prescindere”. Ovviamente ai danni delle persone che
contrastano la casta sindacale. In altri termini i giornalisti non possono
scrivere cose diverse da quelle dettate dai sindacati potenti e privilegiati.
E
allora accade che, quando i tre segretari dei sindacati confederali della
scuola di Pavia prendono un rinvio a giudizio per diffamazione e calunnia
avendo offeso gravemente il Dirigente scolastico Rubiconto la notizia appare in
ventesima pagina e nessuno di loro viene considerato nei guai. Quando accade il
contrario ( per gli stessi fatti) la notizia è in prima pagina e non si
comprende perché il Dirigente Scolastico è nei guai. Nei guai perché?
La
cosa più clamorosa si verifica quando, per pura ipotesi teorica, un segretario
di un sindacato viene rinviato a giudizio “per il reato di abuso di atti
d’ufficio con danno a terzi o per falso
ideologico in atti pubblici”. La notizia scompare. Non viene riportata da
nessun giornale locale. Ed ovviamente nessuno dei giornalisti della “Provincia
Pavese” considera il nostro sindacalista
nei guai.
E
così mentre i politici ormai si dimettono solo per un avviso di garanzia i
sindacalisti devono solo commettere un omicidio per conquistare la prima
pagina.
Ma
noi della macchina del fango non abbiamo paura. Non abbiamo paura degli
avvocati che difendono i segretari dei sindacati pagati con i soldi dei
contribuenti italiani. Non abbiamo paura degli avvocati pagati con i soldi dei
contribuenti vogheresi per consentire al sindaco Barbieri (già agli arresti
domiciliari accusato di avere versato una mazzetta a Milanese per entrare nel
consiglio di amministrazione delle Ferrovie di Stato e attualmente rinviato a
giudizio con un capo d’imputazione gravissimo) di querelare il consigliere
Rubiconto. Non abbiamo paura di ispettori ministeriali corrotti che
probabilmente si sono accordati con un funzionario della Cisl locale affinché
Rubiconto venisse “sanzionato e punito”.
Non abbiamo paura di quei potenti politici che ordinarono, probabilmente
( speriamo che il magistrato autorizzi l’acquisizione dei tabulati telefonici),
al direttore generale dell’ufficio scolastico lombardo il trasferimento del
dirigente scolastico Rubiconto dal “Plana” alla “Dante”. Un trasferimento di
venti metri, illegale ed illegittimo, annullato grazie alla sentenza del
giudice del lavoro di Voghera (nessun giornale locale ne ha parlato e nessun
politico presente nel Consiglio Comunale di Voghera ha mai detto una sola
parola sull’evento. Grillino e PD meno elle compresi).
Il
sindaco Barbieri e l’assessore Azzaretti potrebbero dichiarare pubblicamente
che chi ha determinato questo trasferimento ha sbagliato ed aveva torto?
Possono dichiarare pubblicamente che nessuno a Voghera tra i politici locali ha
esercitato pressioni affinché quel trasferimento fosse messo in atto comunque
anche se illegale?
Attendiamo
una risposta pubblica. E nell’attesa non possiamo considerare che ricevere una
querela dalla signora Maga della Cisl, dal signor Piccoli della Uil, dal
sindaco di Voghera signor Barbieri e dal signor Trivi ex assessore di Forza
Italia e poi non eletto alle ultime elezioni comunali di Pavia, certamente è
motivo di grande onore, almeno per noi che abbiamo fatto dell’onestà morale il
primo dei nostri principi.
Nessun commento:
Posta un commento