Difende le ONG che erano state attaccate dal suo collega di partito Di Maio e se la prende con quel governo che secondo il vicepresidente della Camera aveva copiato le proposte dei 5 Stelle
Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista sostengono che sull’immigrazione il governo abbia copiato la linea del MoVimento 5 Stelle? Roberto Fico su Facebook risponde parlando a suocera perché nuora intenda e attacca il governo Gentiloni e l’Europa. Senza mai nominare i suoi compagni di partito e nemmeno contestare direttamente nessuno di loro, come è costume del deputato e presidente della Commissione di Vigilanza della RAI, dopo che nel gennaio scorso provò a indicare una linea diversa sul tema e finì attaccato sul blog di Beppe Grillo autoriducendosi poi al silenzio.
Occorre inoltre un’assunzione di responsabilità da parte dell’Europa nella sua totalità. Francia e Spagna non possono pensare di chiudere i porti. Da questa crisi l’Europa esce soltanto come comunità, attraverso la cooperazione e la stabilizzazione nei luoghi di crisi ma anche prevedendo quote proporzionate vere. Ovvero attraverso un modo equilibrato e serio di gestire i flussi, vivendo questi ultimi anche come un’opportunità e facendo dell’accoglienza ben gestita, non dei respingimenti, la propria cifra, il proprio faro.
È di questo che si dovrebbe parlare, non mettere al centro il dibattito sulle ONG che oggi sembrano essere considerate quasi le responsabili dei flussi migratori. Se una di loro avesse agito non rispettando le norme internazionali e interne, sarà la magistratura ad accertarlo.
Il primo a cavalcare questa falsa rappresentazione della realtà è il Governo, con Gentiloni che da mero esecutore si presta a diffondere bufale come quella per cui l’85 per cento dei migranti sarebbe costituito da “migranti economici”. Cifre sparate a caso – gli studi scientifici, come quello della Middlesex University commissionato dal Consiglio per le ricerche economiche e sociali britannico, dicono infatti tutt’altro – perché la maggior parte di queste persone fugge da condizioni di vita subumane, persecuzioni, stupri, torture, e proprio per questo il diritto internazionale e le Costituzioni democratiche riconoscono loro il diritto di essere accolte o protette in varie forme.
Ora, se tutta l’Europa, senza eccezioni, è chiamata a questa sfida, ripensando radicalmente e collettivamente il suo modo di agire, dobbiamo essere comunque orgogliosi di quello che l’Italia ha fatto fino a oggi. Perché ci siamo fatti carico di una responsabilità enorme, e abbiamo dato a tutta l’Europa una grande lezione di accoglienza, civiltà e umanità.
Ora Fico cambia tattica. Difende le ONG che erano state attaccate dal suo collega di partito Di Maio e se la prende con quel governo che secondo il vicepresidente della Camera aveva copiato le proposte dei 5 Stelle. Ma lo fa senza mai nominare né mettersi in polemica con il gotha dei 5 Stelle. Forse perché ricorda bene le conseguenze di quella volta che si era azzardato a criticare la linea del blog sull’immigrazione. Così, nel caso, la ritirata – e la rettifica – sono già pronte.
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