lunedì 14 agosto 2017

M5s, l'hacker di Rousseau: «Ho rivenduto i dati»

Uno dei pirati informatici che hanno violato la piattaforma ha raccontato al Fatto Quotidiano come ha fatto: «Non c'entra la politica, l'ho fatto per soldi. Loro mi conoscono».

             
Nuova puntata del caso Rousseau, la piattaforma informatica del M5s violata da due hacker nel giro di pochi giorni. L'11 agosto è uscito allo scoperto Rogue0, che dei due pirati informatici è quello senza scrupoli (l'altro, Evariste Gal0is dice di aver agito per segnalare a Casaleggio i punti deboli del sistema affinché potessero essere riparati). Rogue0 non ha ancora una faccia. Il Fatto Quotidiano ci ha parlato scambiando messaggi via Twitter. Rogue0 si presenta come una donna «Sono timida, ma noi donne siamo sveglie», e dice di avere lavorato per la Casaleggio: «Ormai siamo vecchi amici. Pensa se io fossi ancora la loro segretaria».
«RIVENDUTI SUL DEEP WEB». Ma se l'identità resta ancora misteriosa, il punto cruciale del colloquio è nell'affermazione che gli archivi carpiti nella piattaforma sono stati rivenduti a una decina di acquirenti. Spiega infatti Rogue0: «Li ho venduti sul deep web e altri forum che non ti posso nominare. Qui su Twitter c'è stata solo una svendita dettata dall'occasione». Il prezzo era di 0,3 Bitcoin, pari a 800 euro. «I database me li hanno chiesti in diversi. Saranno stati 10 o 15». Ma perché proprio la Casaleggio? «Semplicemente perché è padrona dei sistemi di blog più visitati in Italia». Una cosa è chiara, almeno per la piratessa del web che ha fatto tremare Grillo e Casaleggio: la politica non c'entra niente, «levatevelo dalla testa, sono affari». Dal movimento cinque stelle nessuna reazione ufficiale.
IMBARAZZO NEL M5S. Le bocche restano cucite, ma l'imbarazzo è palese, ed è cresciuto ancora di più dopo che il garante per la privacy ha aperto un inchiesta sull'accaduto mettendo sotto i riflettori una situazione che i vertici cinque stelle vorrebbero tenere il più possibile sotto traccia. Anche perché la piattaforma Rousseau è quella usata per le votazioni online dei militanti e la sua «perforazione» da parte degli hacker apre degli interrogativi sulla attendibilità dei risultati. Anche per questo mercoledì scorso Grillo e Casaleggio hanno invitato i militanti a cambiare le password per accedere ai contenuti riservati del sito.

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