l PD candidi Angelo Cambiano a presidente della Regione Sicilia
Angelo Cambiano è il sindaco “demolitore” di Licata, come lo hanno ribattezzato per la sua fermezza nel far abbattere case e ville dei suoi concittadini che sentenze ormai definitive hanno giudicato abusive; ieri è stato sfiduciato dal consiglio comunale con 21 voti. “Mi accusano di non aver fatto arrivare al Comune risorse e finanziamenti, ma non è vero perché ho portato oltre 52 milioni di euro. Il vero motivo lo sanno tutti, qual è ma non hanno il coraggio di dirlo. Io me ne torno al mio mestiere di insegnante di matematica, ma la politica qui dovrà assumersi le sue responsabilità: quella di dire alla gente che un sindaco che fa niente di più che il suo dovere viene cacciato meno di due anni dopo l’inizio del suo mandato”, ha detto lui ieri.
L’allusione di Cambiano è piuttosto trasparente: anche il M5S ha cambiato idea sugli abusi edilizi, secondo l’accusa della deputata sospesa Claudia Mannino, perché parlare di “abusi di necessità” è il metodo che serve per portarsi a casa il voto di chi ha case abusive. E infatti lui oggi in un’intervista all’ADN Kronos se la prende soprattutto con il candidato grillino alla Regione, Giancarlo Cancelleri: “Lo avevo incontrato tempo fa nei corridoi di Palazzo dei Normanni – spiega – E lui mi disse di continuare con le demolizioni e anzi mi esortava ad andare avanti. Ritengo che rilasciare adesso dichiarazioni su un argomento così complesso, dimostra la non conoscenza della problematica che va affrontata con senso di responsabilità e non a colpi di slogan pur di accaparrarsi qualche voto o consenso. Anche a me sarebbe piaciuto potere dire a i miei cittadini che non avrei demolito ma non potevo non ottemperare agli obblighi di legge”. E sulle case “abusive per necessità” di cui parla proprio Cancelleri dice: “Se io ho una casa al mare che dista a meno di 150 metri dal mare e un figlio a cui intesto la casa come prima casa, allora diventa automaticamente casa abusiva per necessità? Se vogliamo aggirare il problema lo si può fare benissimo…”.
I consiglieri del PD di Licata hanno votato contro la sfiducia al sindaco. Ma il Partito Democratico sta chiudendo un accordo con Angelino Alfano per correre insieme alle elezioni regionalii con un candidato di Alternativa Popolare, ovvero Giampiero D’Alia, e per fare il bis alle politiche. Non sarebbe invece il caso da parte del partito di Renzi di tirar fuori un po’ di coraggio e candidare proprio Cambiano a presidente della Regione Sicilia?
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