"Il mio modello è lui", ha dichiarato a "Vanity Fair" il vicepresidente della Camera, candidato in pectore del Movimento 5 Stelle per Palazzo Chigi
"IL MIO modello è Sandro Pertini" ha dichiarato Luigi Di Maio a Vanity Fair.
Aggiungendo: "È stato presidente qui alla Camera e io ho l'onore di sedere sullo stesso scranno". Il proposito di imitare il Presidente più amato dagli italiani è lodevole, e in effetti non si può negare che lui oggi ogni tanto si sieda nello stesso posto dove quarant'anni fa sedeva Pertini. Solo che quello era presidente della Camera e lui solo il vicepresidente di turno: ma non mettiamoci a spaccare il capello in quattro.
Ora, non sappiamo cosa farà in futuro il deputato Di Maio, candidato in pectore a Palazzo Chigi. Però sappiamo quello che ha fatto finora. Proviamo a confrontare la sua biografia con quella del suo modello politico, perché magari qualche dettaglio rivelatore ci è sfuggito, e siamo davvero di fronte al nuovo Pertini. Vediamo.
A 20 anni Pertini combatteva come sottotenente, e guidando un assalto nella battaglia della Bainsizza ottenne una medaglia d'argento al valor militare.
A 20 anni Di Maio faceva lo steward allo stadio San Paolo, e a volte accompagnò al suo posto persino il presidente del Napoli, De Laurentiis.
A 24 anni Pertini, ispirandosi alle posizioni di Filippo Turati, aderiva al Partito Socialista e veniva eletto consigliere comunale a Stella.
A 24 anni Di Maio, ispirandosi ai Vaffa-Day di Beppe Grillo, aderiva al Movimento 5 Stelle e si candidava al Consiglio comunale di Pomigliano d'Arco, ma non veniva eletto, ottenendo solo 59 preferenze.
A 26 anni Pertini prendeva la sua prima laurea, in Giurisprudenza. La seconda, in Scienze sociali, l'avrebbe presa due anni dopo.
A 26 anni Di Maio era iscritto alla sua prima facoltà, Ingegneria. La seconda sarebbe stata Giurisprudenza. La laurea non l'avrebbe presa in nessuna delle due.
A 27 anni (dopo la marcia su Roma) Pertini cominciava la sua militanza antifascista, che gli sarebbe costata l'arresto, sei anni di prigione e otto anni di confino.
A 27 anni Di Maio, dopo aver raccolto 189 preferenze alle "parlamentarie" del M5S, cominciava la sua carriera alla Camera che gli sarebbe valsa cinque anni di indennità parlamentare.
A 30 anni Pertini, dopo un comizio, veniva assalito dagli squadristi, che gli ruppero il braccio destro.
A 30 anni Di Maio, dopo un comizio, trovava la fiancata sinistra della macchina rigata con un chiodo.
A 31 anni Pertini era in esilio in Francia, adattandosi a fare anche il muratore pur di continuare la sua battaglia contro Mussolini, e intanto stampava volantini e giornali contro il fascismo.
A 31 anni Di Maio era in missione permanente in tv, adattandosi a fare anche l'ospite fisso nei talk show pur di combattere la dittatura del Pd, e intanto accusava esplicitamente Renzi di aver occupato lo Stato "come Pinochet in Venezuela ".
Fermiamoci qui, perché soltanto questi anni possiamo confrontare. Provate voi a farlo da soli. Ricordate "Trova le differenze" sulla Settimana Enigmistica? Ecco, qui bisogna fare al contrario: "Trova le analogie". In bocca al lupo.
Aggiungendo: "È stato presidente qui alla Camera e io ho l'onore di sedere sullo stesso scranno". Il proposito di imitare il Presidente più amato dagli italiani è lodevole, e in effetti non si può negare che lui oggi ogni tanto si sieda nello stesso posto dove quarant'anni fa sedeva Pertini. Solo che quello era presidente della Camera e lui solo il vicepresidente di turno: ma non mettiamoci a spaccare il capello in quattro.
Ora, non sappiamo cosa farà in futuro il deputato Di Maio, candidato in pectore a Palazzo Chigi. Però sappiamo quello che ha fatto finora. Proviamo a confrontare la sua biografia con quella del suo modello politico, perché magari qualche dettaglio rivelatore ci è sfuggito, e siamo davvero di fronte al nuovo Pertini. Vediamo.
A 20 anni Di Maio faceva lo steward allo stadio San Paolo, e a volte accompagnò al suo posto persino il presidente del Napoli, De Laurentiis.
A 24 anni Pertini, ispirandosi alle posizioni di Filippo Turati, aderiva al Partito Socialista e veniva eletto consigliere comunale a Stella.
A 24 anni Di Maio, ispirandosi ai Vaffa-Day di Beppe Grillo, aderiva al Movimento 5 Stelle e si candidava al Consiglio comunale di Pomigliano d'Arco, ma non veniva eletto, ottenendo solo 59 preferenze.
A 26 anni Pertini prendeva la sua prima laurea, in Giurisprudenza. La seconda, in Scienze sociali, l'avrebbe presa due anni dopo.
A 26 anni Di Maio era iscritto alla sua prima facoltà, Ingegneria. La seconda sarebbe stata Giurisprudenza. La laurea non l'avrebbe presa in nessuna delle due.
A 27 anni (dopo la marcia su Roma) Pertini cominciava la sua militanza antifascista, che gli sarebbe costata l'arresto, sei anni di prigione e otto anni di confino.
A 27 anni Di Maio, dopo aver raccolto 189 preferenze alle "parlamentarie" del M5S, cominciava la sua carriera alla Camera che gli sarebbe valsa cinque anni di indennità parlamentare.
A 30 anni Pertini, dopo un comizio, veniva assalito dagli squadristi, che gli ruppero il braccio destro.
A 30 anni Di Maio, dopo un comizio, trovava la fiancata sinistra della macchina rigata con un chiodo.
A 31 anni Pertini era in esilio in Francia, adattandosi a fare anche il muratore pur di continuare la sua battaglia contro Mussolini, e intanto stampava volantini e giornali contro il fascismo.
A 31 anni Di Maio era in missione permanente in tv, adattandosi a fare anche l'ospite fisso nei talk show pur di combattere la dittatura del Pd, e intanto accusava esplicitamente Renzi di aver occupato lo Stato "come Pinochet in Venezuela ".
Fermiamoci qui, perché soltanto questi anni possiamo confrontare. Provate voi a farlo da soli. Ricordate "Trova le differenze" sulla Settimana Enigmistica? Ecco, qui bisogna fare al contrario: "Trova le analogie". In bocca al lupo.
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