mercoledì 5 aprile 2017

E la Taverna la mettiamo agli esteri o al bilancio?

Paola Taverna durante la manifestazione a sostegno del candidato sindaco cinquestelle Massimo Bugani in chiusura della campagna elettorale per le elezioni amministrative di domenica prossima , Bologna, 1giugno 2016. ANSA/GIORGIO BENVENUTI
Le senatrice pentastellata segue il Fatto quotidiano. Dal Pd: “I nostri dati sono veri e certificati, quelli dei grillini boh, chi lo sa!?”
 
“Bisogna vedere i votanti se vengono conteggiati prima del 28 febbraio o dopo. Leggevo di questo proliferare di tessere, i voti ora sembrano a favore dell’ex Premier, ma d’altronde il Pd è il partito di Renzi, gli oppositori sono andati tutti via, è scontato che avesse un ampio consenso. Nonostante questo è stato costretto dal 2013 ad oggi a ricorrere a delle tessere post scadenza per garantirsi comunque un’affluenza degna, mi sembra che al 28 febbraio erano 300.000 iscritti e sono diventati magicamente 450. La cosa che deve far riflettere, comunque, è che Renzi detti ancora la linea politica dell’Italia”. Questo è il commento della senatrice del M5S Paola Taverna sul Congresso del Pd.
La senatrice pentastellata riprende in toto un articolo pubblicato oggi sul Fatto quotidiano, che insinua che 150 mila tessere siano false. A queste accuse risponde bene Fabrizio Rondolino nel Fattone, Wanda Marra, autrice dell’articolo, scrive: ““Il 6 marzo i titolari di una tessera del Pd secondo l’Anagrafe degli iscritti erano 296mila”, dato fornitogli da fantomatiche fonti interne della Commissione del congresso. Lo stesso fatto però il primo marzo, giorno dopo la chiusura del tesseramento, aveva riportato una dichiarazione di Guerini che sosteneva: “Gli iscritti al Pd sono 405.041 […], in attesa delle verifiche e delle certificazioni […] e al netto del tesseramento dei Giovani democratici”.
Naturalmente la ricostruzione del Fatto è data per buona da Paola Taverna che a Radio Cusano Campus attacca Renzi e il Pd, mettendoci dentro anche il governo: “Primarie dopate? Il tesseramento doveva terminare il 28 febbraio, poi sono arrivate le deroghe. Vabbé ma il Pd non è nuovo a queste cose. Già in passato vennero fuori scandali inimmaginabili. Il Pd occupa abusivamente il governo, è svilente, anche negli attacchi che fanno a noi. Sono schizofrenici, c’è uno stallo in Parlamento impressionante. Sono imbarazzanti e irresponsabili”.
Certo per chi è abituato a subire le decisioni dall’alto, mascherate con il voto online – Genova docet – è impensabile che tanti cittadini volontariamente si rechino in un circolo acquistino una tessera, discutano e votino un segretario. I circoli del Pd durante l’anno organizzano incontri, dibattiti, le feste de l’Unità, ma per la senatrice del M5S molte di queste persone semplicemente non esistono.
Visti i continui attacchi la Commissione del Congresso Pd ha deciso di difendersi tramite una nota: “Una bugia ripetuta due volte è una bugia al quadrato.
La Taverna ripete a pappagallo la falsa ricostruzione apparsa oggi su Il Fatto Quotidiano. Quando si lavora sui si dice e si spettegola di cose che non si conoscono si rischia di dire falsità. Ciò vale per la ricostruzione de Il Fatto e ancora di più per la senatrice Taverna, che proviene da un partito azienda dove il concetto di partecipazione democratica viene risolta azzerando il voto dei cittadini come avvenuto a Genova.
A prescindere dal fatto che dai 5 stelle non accettiamo lezioni sui concetti di trasparenza e partecipazione in quanto termini a loro sconosciuti, bastava che la Taverna e l’articolista de Il Fatto avessero avuto l’attenzione di leggere il regolamento del congresso e avrebbero scoperto che i dati del tesseramento venivano forniti progressivamente dopo che erano stati fatti i necessari controlli dalle commissioni provinciali per il congresso. Per capirci e soprattutto ad uso dei distratti: non sono apparsi magicamente 300mila iscritti, né sono diventati 450mila per altrettanta magia, come sostiene la Taverna. Si tratta come è evidente di dati reali e verificati dai territori e ribadiamo, progressivamente aggiornati fino a raggiungere quota  450mila a conclusione delle previste verifiche. E’ il normale andamento di un  processo di tesseramento in divenire che, guarda caso, si è poi concluso.
I  nostri dati  sono veri e certificati, quelli dei grillini boh, chi lo sa!? Il segreto lo custodisce il blog di proprietà della Casaleggio associati. In ogni caso, se si continuano a diffondere falsità il Pd provvederà a tutelarsi nelle sedi opportune”.
Perché si dovrebbero drogare i risultati vista l’assenza di democrazia in tutti gli altri partiti politici? Nessuno degli accusatori risponde a questa domanda, e nessuno dei politici sempre attenti alla democrazia interna del Partito democratico si domanda perché nel mio partito, o Movimento, questa democrazia non esiste. Si continua ad accusare, continuando a dichiarare su cose che non conoscono e di cui non hanno nessun riscontro. Certo leggere un regolamento o informarsi prima di esprimere un’opinione è complicato e faticoso, meglio dar fiato alle trombe e continuare con quel che oggi si chiama post-verità, e che nient’altro che la vecchia bufala.

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