IL CINQUE STELLE E LA NUOVA CASTRONERIA SUL VINCOLO DI MANDATO
L’Editoriale di Germano Milite
Non c’è niente da fare: a quanto pare, per barte del Movimento Cinque Stelle e di chi lo regge pur non essendosi neppure candidato, il controllo totale ed il pensiero unico sono il nocciolo della questione. Dopo l’ignorantissima boutade di Beppe Grillo, è infatti il prof Paolo Becchi a tornare sull’argomento “vincolo di mandato” con questo post pubblicato sul sito dell’ex blogger indipendenteClaudio Messora. Le argomentazioni sono sempre le stesse, evidentemente poco convincenti anche per chi si sforza di portarle avanti. Questa volta però ci sono in aggiunta cenni storici un po’ approssimativi a tentare di dare una parvenza argomentativa valida al delicatissimo tema. Tuttavia il succo rancido è sempre lo stesso: con la storiella dei “portavoce dei cittadini” e dell’”uno vale uno”, Becchi tenta goffamente di convincere i lettori più sprovveduti che è necessario abolire uno dei principi cardini della nostraCostituzione.
Eh si perché, come il prof forse non sa o fa finta di non sapere, quello della libertà individuale degli eletti non è un capriccio partorito dai padri costituenti dopo una sbronza, ma un concetto esistente in praticamente tutte le democrazie avanzate del mondo. Legga e studi meglio Becchi: non vada indietro di 300 anni, riprendendo i giacobini e producendosi in un pastrocchio imbarazzante con il marxismo. Resti nell’attualità, lei che vuole mostrarsi come un non più giovane molto al passo con i tempi e si renda conto che il cruccio del suo capo partito (pregiudicato e neppure eletto) non deve essere alimentato ma ignorato ed anzi criticato.
E’ intellettualmente disonesto e penoso, infatti, prendere il consueto e ridicolo tecnoutopismo alla “con la rete si può tutto” e poi impastarlo alla men peggio con gli esempi vergognosi dei vari Scilipoti e Razzi. Il mancato vincolo di mandato serve ad evitare nuove dittature e la salita di nuovi “partiti unici”, caro portavoce. Lei che è prof universitario, tra l’altro, è doppiamente colpevole nel lasciarsi sfuggire questo (non) piccolo dettaglio. Che poi, quale sarebbe il vostro mandato monolitico, immutabile ed assoluto sul quale ogni cittadino voterebbe senza poter più cambiare idea (e cambiare opinione non significa sempre “inciuciare”, lo impari). E, soprattutto, la vostra percentuale con quali elettori la avete raggiunta? Lei saprebbe esprimermi con matematica precisione il volere di ogni singolo cittadino che ha barrato il vostro simbolo? Ma se lo stesso Grillo ha ribadito più volte che in tanti lo hanno votato non capendoci un tubo di ciò che vorrebbe combinare? Volete forse ridurvi a setta da 4-5% dove si entra per vocazione e fede e a livello politico (per fortuna) si conta sempre meno? O volete costruire una nuova, perversa plutocrazia privatista dove i non eletti (Casaleggio e Grillo), dettano la linea di partito a quello che viene definito “MoVimento dal basso”? Insomma, caro Becchi, lei o ha le idee confuse su cosa sia la politica oggi e su cosa sarà (auspicabilmente) domani e non sa di cosa parla o è banalmente e tristemente in cattiva fede. In entrambi i casi, come nuovo che avanza, risulta poco credibile ed ancor meno tollerabile. Non vi piacciono i parlamentari eletti dai partiti? Ottimo: neppure al 99% della popolazione italiana. Concentrate chiacchiere e azioni sulla riforma elettorale senza sobillare ulteriori involuzioni politiche di cui questo paese non ha proprio bisogno. Lei poi insegna filosofia, giusto? Allora dovrebbe comprendere ed apprezzare la meraviglia a tratti miracolosa del pensiero divergente, del “dialogo”, del “non sono d’accordo” e non ridurre ogni dissonanza ad una becera offesa rivolta ad un corpo elettorale che non potrà mai essere perfetta omogeneo (per fortuna) o ad un capo occulto con plateali tendenze autoritarie ed allergia patologica al dibattito interno. C’è troppa aspettativa nei confronti del vostro movimento per perdersi in queste sciatterie forcaiole ed ignorantissime. Ci parli di altro, professore e la pianti di considerare il suo “pubblico” alla stregua di imbecilli schiavi della propria pancia ed incapaci di palesare un briciolo di raziocinio. Lasci perdere l’ossessione tragicomica sul vincolo di mandato e pensi a formarsi al meglio per l’onore e l’onore che la attendono. Lotti per rendere sempre più preparati anche i suoi colleghi e sempre più consapevoli i suoi elettori. Vedrà che, “magicamente”, l’assoluta fedeltà alla linea di partito (in stile fasciocomunista) non ossessionerà più chi dice di tenere tanto alla “democrazia vera”.
A proposito: studi anche cos’era la democrazia greca della quale parla spesso, confondendola in maniera grossolana con quella “diretta” vagheggiata da Casaleggio. All’epoca, millenni fa, quella tanto decantata forma di governo prevedeva solo il voto dei ricchi e dei colti. S’inventi qualcosa di nuovo, prof, che ne abbiamo tutti bisogno. Buona fortuna.
1 commento:
L'Italia é un paese straordinario. Chiunque si alza dal letto al mattino e spara due sciocchezze diventa subito un intellettuale del M5S. Povera Italia.
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