Indietro tutta. Il Durt, il Documento Unico di Regolarità Tributaria introdotto con un emendamento al decreto del fare dal deputato a 5 stelle Girolamo Pisano ora deve essere a tutti i costi eliminato. Chi lo chiede? Il Movimento 5 Stelle.
La presa di distanza di Grillo. La retromarcia grillina arriva dopo che, da ultimo, dopo le proteste furibonde delle piccole e medie imprese che tanto hanno alimentato il successo elettorale del Movimento, anche Beppe Grillo era stato costretto a prendere le distanze: "Il m5s si dissocia dall'emendamento presentato dal suo esponente della Camera Girolamo Pisano e noto come Durt, Documento Unico di Regolarità Tributaria", ha scritto lo staff del leader-portavoce sul blog, aggiungendo che "al Senato è al lavoro per cancellarlo tramite tre emendamenti soppressivi già programmati in Commissione bilancio. L'emendamento è stato presentato a livello personale, in quanto contrario allo spirito di aiuto alle piccole e medie imprese che ha sempre animato il m5s".
Contro l'emendamento grillino si erano scagliate nei giorni scorsi tutte le principali associazioni imprenditoriali, da Confindustria a Rete Imprese, passando per Confartigiato, Cna e Ance. E proprio la rappresentanza veneta dell'associazione degli imprenditori edili aveva definito un "mostro burocratico" il documento che Pisano voleva introdurre, che prevedeva l'iscrizione per le imprese appaltatrici a una canale telematico dell'Agenzia delle Entrate a cui comunicare mensilmente la regolarità della propria posizione tributaria. Un ulteriore passaggio, ha scritto oggi il Corriere della Sera, che si sarebbe tradotto in ulteriori 21 adempimenti burocartici per artigiani e imprenditori.
Vicari (M5s): "Meccanismo diabolico, lo elimineremo". A mettere una pietra sopra la questione ci ha pensato, in serata, la senatrice m5s Simona Vicari. ""Il Durt, adesso sconfessato, sarà cancellato nel corso dell'esame in Senato del 'Decreto del fare", ha spiegato la Vicari convinta che sia "evidente come si tratti di un meccanismo diabolico, che rischia di gravare ulteriormente sulle imprese e soprattutto di aumentare la mole degli adempimenti burocratici a cui sono sottoposte le nostre aziende".
Favia attacca: "Grillo mente". Questione chiusa? Neanche per idea. A mettere altra carne al fuoco ci ha pensato Giovanni Favia, ex consigliere regionale M5s espulso da Beppe Grillo: "Grillo mente ancora: sul Durt il deputato Pisano non ha agito a titolo personale ma concordando l'emendamento con il gruppo M5s in commissione alla Camera e fino a pochi giorni fa sui siti del movimento ancora si magnificava questa proposta". A riprova di quanto detto Favia ha pubblicato su Twitter uno screenshot di un commento sul blog del Movimento dello stesso Pisano, che invece parla di emendamento "discusso e approvato dal gruppo Commissione Finanze alla Camera".