Cécile Kyenge sfida la Lega Nord
di Stefania Carboni - 30/07/2013 - Il ministro parteciperà alla festa della Lega nord in Emilia Romagna. Carroccio diviso tra scuola Borghezio e maroniani
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“Dino dammi un crodino”, così il ministro Cecile Kyenge riceve nuovi insulti, dopo l’orango è paragonata al gorilla di un celebre spot pubblicitario. A pubblicare la “genialata” sui social network scatenando un putiferio è stato il leghista Andrea Draghi, assessore alla sicurezza del Comune di Montagnana e Consigliere Provinciale.
PD IN DIFESA Di KYENGE - Dopo l’orango Calderoli e Stival, dopo lanci di banane e l’attacco di Forza Nuova, un nuovo poco edificante insulto viene impacchettato per il ministro dell’integrazione. “Stamane – denuncia la deputata del Pd Giulia Narduolo – quando mi è giunta tramite un conoscente la foto del post dell’assessore Draghi, ho pensato: ecco, ci risiamo”. “Cécile Kyenge subisce un’altra volgare e becera aggressione, dopo gli oranghi e le scimmie, viene paragonata ad un gorilla. Un’offesa – ha concluso – è chiaro, dovuta più alla stupidità di certe persone piuttosto che al colore della pelle della Kyenge“.
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INSULTI ALLA KYENGE: ZAIA NERO - Netto anche il commento del governatore del Veneto, nonché leghista Luca Zaia: “Un atto, che se confermato – ha detto Zaia all’Ansa – è da condannare senza se e senza nella maniera più assoluta. Questo signore si scusi e tolga la foto dal suo profilo Facebook. Il partito prenda immediatamente le distanze e i provvedimenti del caso”. “Questo fatto – ha aggiunto – lo considero più grave degli altri perchè avviene dopo una serie di fatti e polemiche che avrebbero dovuto far capire anche a chi finge di non capire che queste offese appaiono intollerabili e sono estranee al confronto e alla dialettica politica”.
INTENSIFICATI I CONTROLLI – In previsione della visita di Kyenge il prossimo 4 agosto a Verona, la polizia sta facendo servizi di prevenzione e controlli. Un veronese di 61 anni è stato denunciato per aver minacciato (in rete) di far uso delle armi nei confronti del ministro. Stando a quanto riporta la questura locale l’attività rientra nei controlli in vista della cerimonia di inaugurazione di “African Summer School”. Sul proprio profilo di Facebook, D.S., il 26 luglio aveva “postato” un messaggio in cui parlava di esser pronto ad accogliere la “ministra negra” con delle armi. Stamane, sempre dallo stesso account ha condiviso una foto raffigurante la ministra seguita dalla frase “Kyenge? No grazie!”, con ulteriore messaggio di minaccia. Il 61enne è stato denunciato per diffamazione e minacce pluriaggravate, anche dalla discriminazione razziale.
KYENGE, LA LEGA E LA REGIONE LOMBARDIA – Dalla Lega Nord arriveranno altri malumori? Ora il limite è stato ampiamente superato. In consiglio regionale lombardo Fabio Pizzul, esponente Pd, annuncia una comunicazione imminente di Roberto Maroni in aula:
In realtà la scuola Borghezio sembra fare proseliti. A Cantù hanno lasciato l’aula durante l’incontro con il ministro dell’integrazione. Stamane sul Fatto Quotidiano, a firma di Elisabetta Reguitti, si parla di un incontro tra Kyenge e capoccia Lega alla festa del partito romagnola:
In programma un faccia a faccia con i vertici della Lega 2.0 , nelle figure più istituzionali del vertice: il presidente della Lombardia Roberto Maroni, il governatore veneto Luca Zaia e il segretario della Lega nord Romagna Gianluca Pini. La ministra Kyenge con molta probabilità sceglierà le ferie al posto dei cori del gutturale dialetto bergamasco, preferendo così l’imminente trasferta nella pianura romagnola a quella successiva nelle valli lombarde. Maroni e Pini intanto provano a ripulire il loro partito dai soliti Borghezio& C. che per primo, manco a dirlo, si era esibito offendendo l’esponente del governo originaria del Congo e che imperterrita risponde: “Sono fiera di essere italiana. Il mio modo di rispondere alla violenza è la non violenza ma quello che serve è applicare gli strumenti legislativi che già ci sono”.
Il post di Draghi suona quasi come uno scricchiolio prima della valanga. Intanto la ministra rilancia, partecipando al dibattito di apertura della festa nazionale della Lega nord Romagna sabato prossimo. A difenderla ci penserà Gianluca Pini, vicecapogruppo della Lega Nord alla Camera dei Deputati nonché sostenitore dell’innovazione del Carroccio: “Non abbiamo bisogno di lanciare insulti. Noi avremo il ministro Kyenge ospite alla festa della Lega con Zaia nella stessa sede in cui è successo il fattaccio”.
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