Marina Berlusconi è titolare delle società offshore del Cav nei paradisi fiscali. Le carte del Processo Mediaset (FOTO)
l'Espresso | Pubblicato: 15/08/2013 10:22 CEST | Aggiornato: 15/08/2013 11:14 CEST
Sulla possibilità che Marina sostituisca il padre alla guida di Forza Italia da padre arrivano conferme e smentite. Ma c'è una certezza: a lei è stata intestata una parte di quel tesoro nascosto all'estero che è alla base della condanna definitiva per frode fiscale del miliardario di Arcore. Un articolo de "l'Espresso" ricostruisce come la primogenita abbia già ereditato dal padre la passione per le società offshore. La sorpresa è documentata nelle carte guidiziarie del processo Mediaset. La traccia più vistosa porta a una villa da sogno alle Bermuda, frequentata più volte dall'ex premier e da sua figlia.
La storia comincia il 15 dicembre 1990, quando Silvio Berlusconi sposa l'attrice Veronica Lario. Per Marina e Piersilvio Berlusconi, nati dal primo matrimonio, le seconde nozze del padre creano un problema: fino a quel giorno sapevano di dover dividere eventuali lasciti, dalle donazioni presenti all'eredità futura, con gli altri tre figli che Silvio aveva già avuto da Veronica, ma da quel 15 dicembre una fetta di torta spetta alla nuova moglie. Dunque, come evitare malumori tra le due famiglie? Secondo le carte del processo Mediaset, Silvio Berlusconi ha risolto tutto alla vigilia delle nozze, affidando il caso a un avvocato inglese, David Mills. Proprio lui, il mago dell'evasione internazionale, che nel 2004 ha descritto l'incarico ottenuto dal Cavaliere: "Lo scopo era destinare una parte del patrimonio privato di Silvio Berlusconi ai figli del suo primo matrimonio: mi si chiedeva di costruire due veicoli societari per i diritti televisivi e destinare i profitti a Marina e Piersilvio. E si voleva che questa struttura rimanesse riservata".L'ammissione di Mills è una conferma dell'accusa, perché solo il vero padrone di un tesoro offshore può chiedere di intestarne una parte ai figli. Fatto sta che l'avvocato crea davvero «due trust» (società fiduciarie, che servono appunto a nascondere i veri proprietari) nel paradiso fiscale di Guernsey: quello della primogenita si chiama "Muesta". Sull'atto costitutivo, stipulato a Londra nello studio Mills, c'è la firma di Marina Berlusconi, sopra una data che parla da sola: 14 dicembre 1990, vigilia del matrimonio tra Silvio e Veronica.