Gli intrecci Casaleggio-Di Pietro
Quello che Santoro non fa vedere
Giovedì, 20 dicembre 2012 - 13:07:00
di Antonio Amorosi
L'onorevole Antonio Di Pietro in merito ai suoi rapporti con Gianroberto Casaleggio dichiara al conduttore di Domenica-in Massimo Giletti nella puntata dell'11 novembre 2012 : “Ma quali affari!? Con Casaleggio!?… Quando ho cominciato io a fare politica per schiacciare i bottoncini di Twitter e di Facebook sono andato a scuola da lui. E lui è quello che per primo mi ha costruito la macchina informatica ed è stato pagato per questo, ha fatto un servizio... Casaleggio è un imprenditore che... se lei ci va e gli dice 'mi costruisci un sistema di informazione attraverso la rete!?', lo fa pure a lei basta che paga!”
Un “doposcuola dalle cifre importanti” è quello che emerge dai documenti e dalle parole riportate dal penalista Domenico Morace che, dopo aver fatto esplodere con un'intervista ad Affaritaliani le inchieste sull'Idv in Emilia Romagna, segue un contenzioso legale tra Antonio Di Pietro e un piccolo editore, Maurizio Bardi, responsabile internet del sito di Di Pietro e dell'IdV per un certo periodo. Il costo del sito durante la sua gestione ammontava a circa 1500 euro annuali. Con l'avvento nel 2006 di Gianroberto Casaleggio, che già gestiva il sito di Beppe Grillo, il costo della voce internet dell'Idv Di Pietro cresce in modo esponenziale.
Il bilancio dell'Italia dei Valori del 2006 riporta la spesa Internet aggregata ad altre voci per un ammontare totale di 1milione 305mila euro. Nel 2007 la voce siti Internet è unica e ammonta a 469.173 euro. Lievita ancora nel 2008 ed arriva 539.138 euro. I costi vengono coperti come è ovvio che sia dal denaro incassato dall'Italia dei valori col finanziamento pubblico. Per un sito che per quel periodo è la precisa copia di quello di Beppe Grillo che la società Casaleggio gestiva.
Alla gestione Casaleggio si arriva mentre è in corso il contenzioso legale col piccolo editore. A questi, condannato in primo grado, dopo la testimonianza della tesoriera Silvana Mura e di due impiegate dell'IdV, viene chiesto dal giudice un risarcimento nei confronti di Antonio Di Pietro. L'editore ha proceduto però in secondo grado avvalendosi del legale Domenico Morace denunciando Silvana Mura per falsa testimonianza. La tesoriera dell'Italia dei valori è attualmente accusata dalla Procura di Massa di falsa testimonianza e secondo l''accusa le sue affermazione sono state un “favore” ad Antonio Di Pietro. La deputata ha ricevuto un avviso di fine indagine anche se continua a negare di aver dichiarato il falso.
“Casaleggio faceva quello che fa la Casaleggio Associati: marketing politico, una gestione dei contenuti destinata a creare consenso per una determinata forza politica”, commenta Morace. In parole povere il marketing pubblicitario invece di applicarsi all'acquisto di un prodotto di consumo, come una lavatrice o un'automobile, viene utilizzato per la costruzione del consenso politico.
Ma quando osserviamo che ci sembra poco credibile che Gianroberto Casaleggio sia una sorta di “Grande Fratello” della nuova politica italiana Morace annuisce. “Casaleggio sta facendo business. Il suo controllo del marketing della forza politica in oggetto è così forte da arrivare, come nel caso del Movimento 5 Stelle di Grillo, amanifestarsi come mancanza di democrazia interna”.
Questi temi sono stati trattati dallo stesso Morace in una conferenza stampa tenutasi a Bologna. Per questo motivo è stato contattato da redattori del programma televisivo di Michele Santoro “Servizio Pubblico”.Ma se prima il programma si era dimostrato molto interessato a intervistarlo in un secondo tempo l'ipotesi è tramontata. “Forse si sarà contrariato Marco Travaglio. Avrà sculacciato qualcuno. Gli toccano Di Pietro, Casaleggio...Travaglio soffre!”, commenta Morace.
Alla domanda se anche lui pensa come altri che Travaglio e Santoro siano giustamente inflessibili rispetto alla vecchia politica ma molto accomodanti con personaggi come Di Pietro prima e Grillo oggi,Morace risponde: ”Per chi come me ha partecipato al lancio di Servizio Pubblico e del Il Fatto quotidiano con i sui 10 euro non è certamente una cosa bella né piacevole”.
E intanto il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Giovanni Favia, appena espulso da Grillo, annuncia che o vincerà la battaglia sul logo del Movimento per tenersi il simbolo a livello regionale o si dimetterà dalla Regione Emilia Romagna. Paventa anche la possibilità di continuare la sua carriera politica entrando in una nuova forza politica.
1 commento:
La verità fa sempre male.
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