giovedì 10 gennaio 2013

Questa è proprio divertente. Non ci sono commenti. Grillo si permette di fare apprezzamenti sui candidati del PD. La cosa divertente è che le sue liste si possono anche chiamare "dei trombati" perché sono formate da tutti quelli che non sono stati votati dai loro concittadini perché evidentemente li conoscevano bene. Ora si fanno votare come servitori di Grillo. La domanda è: " ma se un pirla ha preso 40 voti di preferenza nelle elezioni a Voghera perché qualcuno di Pavia dovrebbe votarlo?". Semplice, perché vota Grillo e non il pirla. Ma questo è il contrario di "uno vale uno". Questo è definibile come "un trombato non vale niente senza Casaleggio e Grillo. Oltre a fare elezioni false e truccate ora ci ritroviamo anche con ex. Ne abbiamo segnalati già numerosi insieme ai tanti famigliari dei già eletti. Anche loro hanno famiglia. Noi invece no ed i nostri figli, che grillini non vogliono diventare, sono costretti ad emigrare all'estero lasciando l'Italia nelle mani dei più incapaci. Che si può dire di altro. Malgrado questi futuri ladri l'Italia ce la farà:


Endrizzi, l’ex berlusconiano capolista del Movimento 5 Stelle

Qui al Nord c’è un ex assessore berlusconiano che in poche settimane ha cambiato casacca ed è diventato capolista del Movimento 5 stelle. Si chiama Antonio Endrizzi, è un quarantenne che vive e lavora a Como. La sua candidatura nelle liste del movimento animato da Beppe Grillo ha fatto scoppiare una polemica sotterranea ma feroce tra i grillini, che nei siti dei meet-up locali si scontrano sull’argomento con toni durissimi.
Endrizzi ha partecipato alle primarie on-line dei 5 stelle a Como ed è arrivato terzo, preceduto da due donne, Giovanna Serpico e Patrizia Casagrande. Poiché le regole del movimento impongono l’alternanza in lista di un uomo e una donna e le uniche donne risultate candidabili sono entrambe in testa, per garantire l’alternanza, Endrizzi passerà certamente al secondo posto e potrebbe passare addirittura al primo, con la quasi certezza di essere eletto in Consiglio regionale. Oggi è dunque, visto anche il suo attivismo, il personaggio più rappresentativo dei 5 stelle nella zona di Como.
Eppure solo sette mesi fa era un nemico giurato della cosiddetta “antipolitica”. Candidato consigliere comunale a Como, nel maggio 2012 si presentava così agli elettori: “Ho avuto un’esperienza di amministrazione presso il comune di Faloppio, in qualità di assessore all’istruzione e ho fatto attività politica per alcuni anni come tesserato prima di Forza Italia e poi del Pdl”. Si eracandidato nella lista “Patto per Como” che al secondo turno si è apparentata con la lista berlusconiana di centrodestra. Contro il centrosinistra (poi risultato vincente). E contro la lista di Grillo. “In questa situazione”, scriveva Endrizzi nella sua pagina web, ora oscurata, “il cittadino elettore si sente sempre più spaesato e insofferente, pericolosamente attratto dalle sirene dell’antipolitica”. Sconfitto nelle urne e restato senza posto da assessore a Faloppio, Endrizzi in poche settimane cambia idea: dopo aver lanciato l’allarme contro le sirene, trasforma se stesso in sirena, entra nel Movimento 5 stelle e riesce ad arrivarne rapidamente ai vertici.
A dargli una mano, oggi come ieri, gli amici del Pdl. In un sito locale si legge: “Siamo un gruppo di persone determinate che intendono agire alla luce del sole e che si riconoscono negli ideali del Popolo della libertà”. Oggi i punti di riferimento del gruppo sono gli ex camerati di An, ora “Fratelli d’Italia” di Ignazio La Russa. Sono loro a sostenere Endrizzi, chiamato amichevolmente Endrix: “Oggi ci troviamo con Endrix per firmare la possibilità al Movimento 5 stelle di partecipare alle elezioni. Il movimento fa paura a tutte le cariatidi sanguisughe romane e solo questo è un buon motivo per votarlo”.
Il nemico delle “sirene dell’antipolitica” ne ha fatta di strada. Dove arriverà?

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