domenica 6 gennaio 2013

Gli altri li conosciamo tutti. Abbiamo visto in questi anni il peggio del peggio. E adesso si ricomincia. Ma almeno ai tempi della DC ogni tanto c'era qualche scontro anche su temi politici. Adesso si discute di faccende di cortile. Tipico dei grillini in ogni latitudine e longitudine. Non hanno maturato neanche il più arcaico senso della poitica. D'altronde con quel leader che se la canta e se la suona cosa poteva nascere se non una setta.


Duello sul primo nome della scheda e tra i grillini scoppia la rissa online

«ABOMINEVOLE faccenda», «comportamenti al limite del delinquenziale», «miserabili», «cialtroni», «movimento trasformato in un club privé» e via dicendo. La sequela di amabili insulti reciproci scambiati online rende bene l' idea delle tensioni interne al Movimento Cinque Stelle: da una parte i grillini di Como, dall' altra tutti gli altri della Lombardia. Ma cos' è successo? La storia parte da lontano, con due liste che non possono proprio sopportarsi: quella del capoluogo lariano e quella di Cantù. "Antipatie" che hanno finito per coinvolgere il M5S a livello regionale: se infattii grillini in tutto avranno 79 candidati in lista per il Pirellone invece degli 80 previsti è proprio grazie alle diatribe comasche. I cinque nomi che doveva presentare quella provincia saranno invece quattro. Le primarie avevano eletto tre uomini e due donne: la più votata è stata una donna, Giovanna Serpico; siccome la legge elettorale regionale prevede l' alternanza uomo-donna sulla scheda, Serpico avrebbe dovuto far posto in cima ad un uomo. Il fatto è che la grillina a quel primo posto non vuole rinunciare («come prima candidata scritta ha, per ovvie ragioni psicologiche e mediatiche, più possibilità di essere votata e quindi eletta, e ci sembra comprensibile che non voglia rinunciare alla posizione che il voto le ha garantito», la difendono i suoi), per cui l' alternanza salta e a farne le spese è appunto un uomo. Guarda caso il quinto nome che salta - per quello che viene considerato «un capriccio della Serpico» - è un "non gradito" dai comaschi («perché del gruppo di Cantù ed Erba», spiega Vito Crimi, uno dei dirigenti del M5S). A nulla è servito l' intervento da paciere della candidata presidente Silvana Carcano: i comaschi hanno raccolto le firme per i quattro e di mollare l' osso non vogliono saperne. Interverrà Beppe Grillo?

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