Le migliori panzane del 2012 dei politici
Vince Berlusconi, chiude il podio la Polverini. Per il sondaggio web di Pagella politica si salvano Monti e Bersani
(Ansa)
Chi è il capo dei Pinocchi? Silvio Berlusconi. Sua è la bugia più clamorosa del 2012, quando ha indicato l’Italia come il paese dall’economia più solida al mondo, secondo solo alla Germania. E lui in testa alla classifica ricavata dalla consultazione di Pagella Politica, sito di fact-checking che verifica, in maniera partecipata con i lettori, le dichiarazioni dei protagonisti della scena politica italiana. Frasi poi valutate con una griglia di voti eloquenti: dal netto “vero”, all’incoraggiante “c’eri quasi”, all’interdetto “nì”, fino al preoccupato “Pinocchio andante” e al disarmato “Panzana pazzesca”, per il politico ormai Pinocchio. “Panzana”, ricorda la Treccani, è una parola dall’etimologia incerta ma dal significato sicuro. Un bugia. Sinonimi: “balla”, “bufala”, “fandonia”, “ciancia”, “fanfaluca”, “fola”, “frottola”, “palla”.
La panzana pazzesca di Berlusconi, che ha ottenuto il 66% dei voti nel sondaggio di Pagella Politica, fu imbastita alla trasmissione La telefonata con Maurizio Belpietro, quando il Cavaliere definì lo spread un “imbroglio”. Ma poiché Pagella Politica si occupa di disinformazione sui numeri, l’informazione scorretta, non la pura e semplice demagogia, la frase vagliata è stata: “Per quanto riguarda il nostro debito non è così elevato come si vuole far credere. L’Italia ha un attivo di 6600 miliardi, è la seconda economia più solida dopo la Germania". Clamorosamente falsa, purtroppo, come ricordano paper del Fondo monetario internazionale e dell'Eurostat. Dietro a Berlusconi, c’è Beppe Grillo, leader del Movimento 5 stelle (17%) con questa panzana: «È inutile risanare e far ripartire l'acciaio dell'Ilva, le più grandi acciaierie stanno chiudendo». Falsa perché l’Italia nel 2011 ha recuperato dopo la produzione crollata nel 2009 superando anche i livelli degli anni ’90. È il secondo produttore europeo, dopo la Germania. Chiude il podio Renata Polverini, governatore del Lazio, Pdl (10%) che millanta «di essere il primo presidente dal 1970 - cioè da quando sono nate le Regioni – a dimettersi senza avere una motivazione o perlomeno senza aver commesso nulla». Questo, disse, «lo dicono i fatti non lo dico io». Invece lo dice lei e lo smentiscono i fatti, poiché, per restare alla Regione Lazio, nei 25 anni di vita ci sono stati 22 presidenti.
Nel sondaggio seguono, con soglie basse, Nichi Vendola di Sel e Corrado Passera (al 3%) e Matteo Renzi (all’1%). Pagella Politica non giudica il politico, verifica le dichiarazioni, privilegiando quelle più esposte mediaticamente. Il sito è curato da un gruppo di ricercatori e studiosi italiani, under 30, sparsi per l’Italia e il mondo, coordinati, tra gli altri, da Federica Fusi e Amerigo Lombardi (il sito è nato il primo ottobre 2012). Si ispirano al blog americano PolitiFact, che dal 2009 incorona la bugia dell’anno (la panzana del 2012 è di Mitt Romney che, durante la campagna presidenziale, disse che Jeep, controllata dagli italiani, avrebbe spostato tutta la sua produzione in Cina). Si verificano i fatti e dati citati, non le opinioni, né i politici. Consultando Pagella politica, però, si può agevolmente ricavare una graduatoria dei Pinocchi della politica, sulla base di quante dichiarazioni sono semplicemente vere e quanteclamorosamente false (tralasciando le valutazioni intermedie). Berlusconi di cui sono state verificate 21 affermazioni guida il “partito dei Pinocchi” con un terzo di panzane pazzesche (7) e solo una su dieci vera (2). Segue Grillo, verificato 24 volte, con 4 frasi vere e 7 panzane (una su tre è una balla). In una fascia intermedia, grigia, si collocano Maroni, su sette frasi 2 vere e una panzana, e la Polverini, su 10 frasi 2 son vere e 2 false. L’anti-Pinocchio è Monti, con 14 frasi vere su 17 verificate e zero panzane. Come zero sono le panzane di Bersani, a fronte di sole 12 pienamente vere su 21 verificate. Bene, comunque, anche Renzi con 24 dichiarazioni vere e 2 panzane su un vasto campione di 42 dichiarazioni (era molto attivo sotto primarie) e Vendola con 14 vere e 2 panzane su 27.
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