domenica 13 gennaio 2013

E questo è un altro che si ribella. E i grillini vogheresi cosa ne pensano? Ah dimenticavo loro sono ecumenici. Infatti fanno parte di una nuova corrente politica chiamata "gli ecumenici poltronari". Si, davanti ad una poltrona non si può resistere specialmente se non ha "né arte né parte".


Cinquestelle, rivolta
contro CasaPound

La capolista al Senato del M5S Michela Montevecchi: "Grillo parla a titolo personale, sono fascisti"

di CATERINA GIUSBERTI L’apertura di Grillo ai “fascisti del terzo millennio” di CasaPound scatena la rivolta dei grillini emiliani. Candidati al Parlamento compresi. Michela Montevecchi, capolista al Senato del M5S, su Facebook ci va giù pesante: "Le idee espresse a proposito dell’antifascismo e del fatto che Di Stefano sembrasse un delegato del movimento 5 stelle non mi rappresentano nel modo più assoluto e perciò le reputo fatte a titolo personale".

VIDEO Grillo a CasaPound: "Se volete, benvenuti nel M5S"

#NotInMyName è lo slogan della consigliera di quartiere Federica Cuppini, mentre da Carpi il capogruppo Lorenzo Paluan, sostenuto da Rifondazione Comunista, arriva a dimettersi dai cinque stelle, per protesta. Dal San Donato la Cuppini sbotta: "Io con CasaPound non ci sto. Stavolta proprio non ci siamo: i temi e le battaglie sono importanti, ma altrettanto importanti sono i valori, le motivazioni e soprattutto i metodi".

La quasi onorevole Montevecchi non è affatto d’accordo con il pensiero del “capo politico” dei cinque stelle, che venerdì aveva detto: 
«Anche se uno è di CasaPound ma ha i requisiti da noi previsti io lo candido. Io lo candido». Costituzione alla mano, lei ribatte: "Con l’articolo XII delle disposizioni transitorie e finali è vietata la riorganizzazione del disciolto partito fascista. Cosa ci faceva CasaPound davanti al Viminale per depositare il simbolo?".

Stanco delle roboanti dichiarazioni di Grillo anche Nunzio Diana, consigliere M5S a Castenaso: "Ma se Grillo iniziasse a stare un po’ zitto?". Nei quartieri è una vera e propria insurrezione. Da Francesco Moretti, consigliere del Navile ("Se è vero che il M5S non è fascista e il tempo delle ideologie è finito non vedo perché accogliere senza distinguo chi si definisce apertamente fascista del terzo millennio") alcollega Michele Onofri ("Nel movimento ognuno parla a titolo personale, Grillo compreso"), a Marco Gherardi, del Porto ("Credo di essere sempre stato una persona di ampie vedute, ma voglio che certe ideologie fasciste e xenofobe mi stiano lontane").

L’associazione “Cambiare si può”, che ha spedito una lettera aperta a Ingroia per protestare sulla candidatura “paracadutata” di Favia, lunedì si riunirà in assemblea ed è pronta a dare battaglia.
(13 gennaio 2013)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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