martedì 15 gennaio 2013

Adesso neanche Santoro va più bene. Si vede che non ha più fatto vedere i suoi monologhi. Con Travaglio è più indulgente. Ma con Travaglio si fanno due spaghetti al pesto insieme. Una cosa è certa gli dà fastidio Santoro perché Berlusconi aumenta. E se Berlusconi aumenta Grillo si sgonfia. A meno che non sono la stessa persona. Cosa peraltro non improbabile. Viva l'Italia.


CAMPAGNA ELETTORALE

Grillo contro Santoro: «Lui ospite del Cav»

Attacca il giornalista e ribadisce: «Non sono candidato premier».

Beppe Grillo ha iniziato il suo Tsunami tour, un giro d'Italia per convincere gli elettori a votare per il Movimento 5 stelle.
Per i suoi rappresentanti, ma non per lui, il comico genovese, che ha detto di non avere alcuna ambizione da Palazzo Chigi.
E dal palco di Pistoia, ha trovato il tempo per attaccare gli avversari politici, ma anche Michele Santoro, reo di aver fallito l'appuntamento nell'intervista con Berlusconi: «Vedere Santoro che va ospite in una trasmissione di Berlusconi», ha detto Grillo. «Allora sei stupido. Allora vuoi gli ascolti, i soldi, gli sponsor».
«NON SONO CANDIDATO PREMIER».L'attenzione però era soprattutto volta nei confronti di quella vecchia politica che il comico non ha mai amato.
«Non sono candidato premier. Basta con questi leader, non funziona più. Invece di un leader prendevi un Gps», ha incalzato Grillo a Pistoia.
«Non ci hanno visto ancora arrabbiati sul serio», ha poi aggiunto.
«Noi stiamo riempiendo un vuoto e se non lo riempiamo noi, ci sono quelli che prendono i bastoni. Noi salviamo la democrazia in questo Paese».
Quello chiesto da Grillo è un cambiamento nella percezione della politica: «Non state a fare i guardoni, anch'io non votavo. Basta, destra e sinistra, noi siamo oltre, siamo per le idee, non per le ideologie».
«SMASCHEREREMO GLI INCIUCI». Quindi una dichiarazione a metà tra la promessa ai cittadini e la minaccia nei confronti dei vecchi partiti: «Se noi entreremo dentro il parlamento, il parlamento non sarà più lo stesso. Se noi entriamo lo apriamo come una scatola di sardine, vi faremo vedere tutti gli inciuci e inciucetti, vi faremo vedere chi gestirà l'acqua, i rifiuti, le multiutility, dove vanno i soldi, dove vanno gli appalti, vi faremo vedere tutto. E allora rubare sarà difficile, perché quando gli metti un riflettore lì il ladro diventa per bene».
Grillo ha anche scherzato sul grande affollamento di movimenti e partiti alle elezioni: «Sono 169 liste, pensavo qualcosina di più perché sono pochine».
Martedì, 15 Gennaio 2013

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