Ogni giorno mi capita di leggere post di grillini che continuano strenuamente a difendere le scelte fatte dal loro leader Maximo. E' tipico di una setta ritenere tutti nemici le persone esterne al proprio gruppo. Sono talmente presi dal raggiungimento di una meta collettiva da dimenticare che ogni gruppo è fatto da soggetti singoli. Ogni cittadino ha diverse identità e pensare che i propri convincimenti possano coincidere perfettamente con quelli espressi da un "branco" è del tutto irrazionale. Ma si sa le dinamiche dei gruppi in alcuni periodi storici non hanno alcuna razionalità.
Molti di loro continuano ad affermare che le regole della setta sono quelle definite da Grillo e Casaleggio e chi le infrange si mette fuori dal M5S. Singolare è che non si accorgano che in un movimento nel quale vale il motto "uno vale uno" dovrebbe risultare anomalo avere due persone che decidono per tutti. Ma la cosa che appare veramente paradossale è l'idea, accettata come atto di fede, che le regole sono regole e vanno rispettate. Non viene in mente a questi "uno vale uno" che le regole possono anche essere sbagliate o addirittura anti costituzionali.
In tutti i paesi civili un partito per essere riconosciuto come tale deve avere uno statuto che non contrasti con le leggi dello stato. Nel non statuto dei grillini invece non vi è una sola regola che sia costituzionale. E neanche il metodo per decidere i candidati può definirsi democratico. Ovviamente sia che si parli di democrazia diretta che di democrazia rappresentativa. Ma poi che cosa è, secondo i grillini, la democrazia diretta che come tutti sanno non esiste in nessun paese del mondo? Per loro democrazia diretta è il voto in rete senza nessun controllo esterno di 20 mila persone. Per loro democrazia diretta è votare contro il finanziamento di attività come la celebrazione del "giorno della memoria" perché 30 persone in rete hanno detto che non si deve. E il portavoce, che pure aveva votato a favore del finanziamento, dopo che 30 pirla hanno votato in rete ha precisato che essendo un burattino deve diventare pirla pure lui.
In tutti i paesi civili un partito per essere riconosciuto come tale deve avere uno statuto che non contrasti con le leggi dello stato. Nel non statuto dei grillini invece non vi è una sola regola che sia costituzionale. E neanche il metodo per decidere i candidati può definirsi democratico. Ovviamente sia che si parli di democrazia diretta che di democrazia rappresentativa. Ma poi che cosa è, secondo i grillini, la democrazia diretta che come tutti sanno non esiste in nessun paese del mondo? Per loro democrazia diretta è il voto in rete senza nessun controllo esterno di 20 mila persone. Per loro democrazia diretta è votare contro il finanziamento di attività come la celebrazione del "giorno della memoria" perché 30 persone in rete hanno detto che non si deve. E il portavoce, che pure aveva votato a favore del finanziamento, dopo che 30 pirla hanno votato in rete ha precisato che essendo un burattino deve diventare pirla pure lui.
A volte immagino questa schiera di incapaci in parlamento votare per la pena di morte perché 300 "cittadini informati" hanno chiesto in rete ai "portavoce" in aula di farlo. E l'eletto che non fosse d'accordo come potrebbe votare un provvedimento non condiviso senza violare il dettato costituzionale che recita "senza vincolo di mandato". La costituzione è stata scritta per affermare con forza i diritti individuali di ogni cittadino e quel votare "senza vincolo di mandato" evidenzia la necessità che l'eletto non deve essere condizionato né dai partiti né da un dittatore. Ma in fondo cosa ne sanno della costituzione questi pirla 2.0. Niente di niente. Loro sono solo e sempre in rete. E si sa ( le ricerche già di qualche anno lo dimostrano) chi sta sempre in rete acquisisce una conoscenza culturale superficiale, molto superficiale. Ma i grillini non sono solo superficiali ed ignoranti. Sono anche eversivi, ovviamente a loro insaputa, perché non hanno la capacità di comprendere la gravità delle loro affermazioni. Qualcuno più in alto di me direbbe: "Signore perdona loro perché non sanno quello che fanno".
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