martedì 19 giugno 2012

Sensazionale. La Direttrice della "Provincia Pavese" raddoppia e pubblica due pagine di articoli scritti dai lettori. In prima pagina i chiarimenti di Rubiconto che aveva dimenticato nel cassetto della scrivania dando ampio risalto al titolo non molto esatto fatto nei giorni scorsi sul consigliere comunale di Voghera. Vi sembra possibile? Potrebbe mai accadere? Qualsiasi pavese con la testa sulle spalle sa che questo non può accadere. Censura? No. Linea editoriale leggermente a favore di Comunisti Italiani e Rifondazione Comunista. che dicono le stesse cose di Forza Nuova. Sarà un caso?

Apro la "Provincia Pavese" di oggi ed in prima pagina leggo la lettera che ho fatto pervenire alla Direttrice della "Provincia Pavese" nella quale chiarivo di non essere mai stato grillino, di non esserlo oggi e di non volerlo diventare mai. Non ha mai avuto neanche la tessera del WWF figuriamoci quella di Grillo&Casaleggio. Dopo due anni di menzogne finalmente i giornalisti di questa storica testata hanno pubblicato ciò che era evidente a tutti tranne che ad una mente eccelsa come la Direttrice delle "Provincia Pavese". E si che nelle pagine interne veniva pubblicato di tutto. Due pagine aperte ai lettori.   Viva la democrazia. Mancava solo una lettera su quali sono le difficoltà dei piccioni che vivono nella nostra città e avevamo fatto intervenire proprio tutti.
A Rubiconto invece la Direttrice aveva lasciato la prima pagina. Nel commento addirittura riprendeva il bel titolo che aveva pensato per almeno due notti e per il quale sta concorrendo al premio per il migliore prodotto pubblicitario dell'anno appositamente pensato per far vendere 1000 copie in più in un solo giorno ad un quotidiano che perde probabilmente 1000 lettori al mese.
"Botte al bar. Il preside Rubiconto nei guai". Lo stesso titolo che avrebbero potuto fare gli organi di stampa di Rifondazione Comunista, dei Comunisti Italiani o di Forza Nuova. L'aggressore diventa aggredito. Il picchiatore insieme ai suoi soci di partito diventa il picchiato. Il povero ingessato ( due volte in larghezza e due volte in altezza la persona di Rubiconto) con tanto di fotografia preparata che si è slogato un dito a causa dei pugni dati sulla testa, sul corpo, sulle spalle e sul fianco sinistro di un consigliere comunale diventa la vittima del torturatore Rubiconto.
Immaginiamo quale sarebbe stato il titolo nel caso fosse stato aggredito un consigliere comunale comunista (Rifondazione e comunisti italiani fanno da testimoni ai processi insieme, a volte con qualche segretario del PD di provincia). Giovane consigliere ( ovviamente trattandosi dei comunisti il giovane sta per 64 anni) comunista massacrato di botte in un bar alla presentazione del libro "falce e martello fanno i figli belli". Vile aggressione che mette a rischio la democrazia in Italia.
Si, questo sarebbe stato il titolo. Perché viviamo in un paese nel quale la stampa è libera, i direttori di giornale sono scelti per i loro meriti, perché i giornalisti godono della più ampia indipendenza.
Ebbene malgrado il fango precedente oggi la Direttrice, ritornata dal suo ritiro spirituale nei conventi della provincia, ha chiarito tutto finalmente aprendo il giornale anche a Rubiconto.
Possibile tutto questo? Può accadere in Italia? E' credibile che avvenga tutto questo?
Riapro il giornale per trovare conferma. Guardo e riguardo. E' i New York Times. Quello vero però non quello dell'oltrepò pavese, non quello diretto così bene dalla Direttrice dell'anno. Si dagli USA hanno saputo dei fatti accaduti e hanno voluto fare uno scoop: anticipare la "Provincia Pavese" nel dare una notizia importante. Si, perché secondo la strategia della Direttrice, per creare più mistero, la lettera di Rubiconto è bene pubblicarla a Natale e per dare maggiore risalto ha già pensato di fare uscire il giornale in contemporanea con la nascita del bambino Gesù a mezzanotte.
Pertanto non perdete tempo a recarvi in edicola perché non troverete niente di quello che ho scritto. Meravigliati? E quando mai. E quale pavese con la testa sulle spalle avrebbe mai potuto credere ad una storia così. Censura? No. Linea editoriale leggermente a favore dei partiti. In particolare di Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani. Viva l'Italia comunque.

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