sabato 23 giugno 2012

Roba da pazzi. Una persona normale si abbona ad un giornale che dovrebbe essere senza padroni e poi si accorge che di padroni ne ha due: Grillo e Casaleggio. E così come non credo più che la chiacchierata di Travaglio con Grillo fosse una semplice chiacchierata così dubito, da oggi, che la Direttrice della "Provincia Pavese" pubblichi solo le lettere di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani per garantire i diritti di una minoranza in via di estinzione. O mi sbaglio!

Roba da non credere. Ieri, dopo sei mesi, apro il mio abbonamento al "Fatto Quotidiano". Dopo sei mesi perché dopo aver sottoscritto l'abbonamento mi sono reso conto che questo giornale è l'organo ufficiale della setta dei grillini, più o meno come la "Provincia Pavese" è l'organo semi ufficiale (deve accontentare anche altri partiti altrimenti come arriva la pubblicità) di Rifondazione Comunista e dei Comunisti Italiani. Avevo stipulato un contratto credendo di poter leggere un giornale senza padroni e mi ritrovavo con un padrone  che scrive sul proprio giornale.
Roba da non credere. Meno male che Travaglio era il pupillo di Montanelli. E dire che proprio lui ci indicava il giornalismo anglosassone come riferimento certo per avere una idea di come si può fare buon giornalismo.
Confesso, sono talmente ingenuo, che a questa come ad altre cose, avevo veramente creduto. Oggi, come soleva dire Pier Paolo Pasolini mi prendo il lusso di abiurare.
Mi ero sbagliato su Travaglio ed anche sul Fatto Quotidiano. Io credevo che Travaglio volesse creare qualcosa di nuovo mentre lui stava solo continuando a scrivere sulla Padania, come aveva fatto anni prima.
E si che si che i segnali c'erano tutti. A un certo punto ho smesso di leggere l'editoriale di Travaglio perché scriveva sempre le stesse cose. Proprio come un 45 giri graffiato. Non si era reso conto che Berlusconi non c'era più e continuava ad parlare della nipote di Mubarak.
Noioso e ripetitivo. Il contrario del buon giornalismo.
Il Fatto Quotidiano vedeva tutte le porcherie compiute dagli uomini della casta. Denunciava i privilegi di tutti i partiti, di destra e di sinistra. Dimenticavano in redazione di riportare le notizie relative ai comportamenti poco "liberal" di Grillo, Casaleggio e dei grillini. Facce d'angelo erano definiti i grillini. In verità a guardarli a me sembrano facce da pirla. Ma sono punti di vista. L'importante e che abbiano solo la faccia di pirla e non lo siano completamente.
Sono talmente facce da angelo che quotidianamente fanno gli spioni. Vedono quali persone cliccano "mi piace" sui post di Rubiconto (o di mille altri come lui) che appaiono su facebook e poi privatamente  scrivono alle stesse persone per infangare il nome dell'unica persona che ha fatto loro un po' di carità.
Roba da non credere. Penso che solo le SS naziste arrivassero a fare questo tipo di azione. Roba da mafiosi. Roba da servizi segreti deviati.
Eppure la gloriosa testata "La Provincia Pavese" non parla di questo. Vi sono altre notizie importanti da far conoscere ai lettori di un paese democratico. Ad esempio il numero dei furti di rame effettuato ogni sera da ladri ancora sconosciuti.
Roba da non credere. Non solo organo della setta dei grillino, Il Fatto Quotidiano è anche amplificatore del Grillo pensiero. Come se non bastassero le "ignorantate" che spara tutti i giorni Grillo dal blog di Casaleggio ce lo ritroviamo anche come commentatore del Fatto Quotidiano.
Roba da grande giornale USA. Ed allora cosa possiamo pensare. Travaglio sarà diventato ancora più liberal, come la Direttrice della "Provincia Pavese"? No. Perché la direttrice della gloriosa testata locale difende le minoranze in via di estinzione, Travaglio, al contrario, cavalca la setta dei vincenti.
Tutti e due coraggiosi ovviamente. Ma da oggi non credo più che quella chiacchierata di Travaglio con Grillo fosse una chiacchierata così come non credo che la Direttrice della "Provincia Pavese" difenda veramente le minoranze in via di estinzione. O mi sbaglio!

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