sabato 24 novembre 2012

O Oliviero Beha è impazzito oppure Grillo contatta i candidati prima e poi fa finta di farli eleggere attraverso la rete. In verità che i candidati fossero decisi da lui e da Casaleggio si era già capito. In una intervista a Piazza Pulita la consigliera comunale di Forlì aveva accennato al fatto che prima delle regionali in Emilia Romagna i candidati (Es. Favia) erano stati contattati prima da Grillo e poi eletti con la farsa della elezione diretta. Elezione fatta alla presenza di 80 persone, più o meno quelle che hanno confermato Favia e Salsi nel loro mandato nelle ultime riunioni della setta a cinque stelle. Allora, quando vennero eletti, il voto di quella assemblea era regolare. La riconferma degli stessi eletti fatta dalle stesse persone è diventata per Grillo irregolare. E allora dillo caro Peppe o' Lenin che vuoi decidere tutto tu e Casaleggio così i ruffiani trombati sapranno come comportarsi per essere eletti in parlamento e in regione Lombardia. A Voghera ed a Pavia già sanno come si fa a essere ruffiani. Basta poco che ce vo'.


Beha: «Beppe mi vuole sindaco di Roma». Grillo smentisce

Beha: «Beppe mi vuole sindaco di Roma». Grillo smentisce
Democrazia diretta. Anzi, di più, liquida. Una persona, un voto e tutti possono candidarsi se rientrano nei parametri dettati da… Grillo. Sarà, ma la candidatura di Beha come sindaco di Roma ha tutto un altro sapore. Più antico, quasi classico. Quel classico nome calato dall’alto per intendersi. «Grillo mi vorrebbe sindaco di Roma. Cosa ne pensate?» scrive il giornalista e conduttore radio televisivoOliviero Beha sul suo blog, dopo che La Repubblica inserisce il suo nome tra i candidati alla poltrona del Campidoglio.
Il M5S troverebbe in Beha il suo candidato. O piuttosto, lo ha deciso Grillo chi candidare e varrebbe la pena di capire se il giornalista ha deciso di sua iniziativa o concordato con il «megafono» del M5S di sottoporre questa candidatura al commento dei cinquestelle.
E le risposte, non tantissime, non si sono fatte attendere.«Caro Beha ti ritengo un ottimo giornalista – sostiene un commentatore- Ma dov’eri quando noi ci siamo letteralmente massacrati per costituire gruppi di lavoro, tavoli di studio, programmi, riunioni, banchetti, manifestazioni e chi più ne ha ne metta trascurando lavoro, famiglia, casa, soldi, affetti e tutto quanto di più prezioso abbiamo per arrivare preparatissimi alla tornata elettorale del secolo che non ha precedenti nella storia del nostro paese?». C’è anche chi tra gli attivisti del movimento informa che già stavano proponendo delle candidature per Roma.
Ma c’è anche chi difende la scelta del «Grande Beppe» che qualsiasi cosa fa la fa bene, contraddittoria o meno che sia: «Grazie di esistere al Grande Beppe, a Travaglio, a Beha ed a tutti quelli come loro che con i loro libri, articoli, blog e oratorie varie hanno permesso a tutti gli italiani di conoscere seriamente il M 5 S ed il Grande Beppe» .
Ed infine ci sono quelli contro Grillo che comunque stimano Beha e che assicurano che lo voteranno “turandosi il naso”.
Certo una cinquantina scarsa di commenti sono un po’ pochini per capire che aria tira tra gli attivisti cinquestelle. Ma la sensazione che la decisione sia passata sopra la loro testa resta tutta. Come quella che Grillo abbia già dato retta ai consigli di Travaglio che oggi lo invitava a pensare a candidature più “professionali” per il governo.
Aggiornamento 22:48
In serata su Twitter è arrivata la smentita del leader 5Stelle: «Non ho candidato nessuno come sindaco di Roma per il M5S. – scrive Grillo – Il portavoce sindaco sarà scelto,come sempre, dagli iscritti al M5S sul territorio».

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