Grillo, al via le 'parlamentarie' online. Ma il sito del M5S è già in tilt
Scatta oggi e durerà quattro giorni il voto su internet per le liste elettorali del Movimento 5 Stelle alle politiche. Le 'istruzioni per l'uso' pubblicate sul blog del leader politico. Il sito per votare va però a rilento, forse per un sovraccarico di accessi
di MONICA RUBINO
ROMA - All'indomani delle primarie del centrosinistra, partono oggi le 'parlamentarie' promosse dal Movimento cinque stelle per scegliere i candidati del movimento alle prossime elezioni politiche. "Per quattro giorni- spiega Beppe Grillo in un post pubblicato sul suo blog- si vota on line. I votanti possono attribuire tre preferenze ai candidati della loro circoscrizione".
Come si vota. Le votazioni si terranno per un periodo e un arco orario giornaliero molto limitato: fino a giovedì 6 dalle 10.00 alle 17.00 di ogni giorno. Ma su Twitter (hashtag #parlamentarie) molti hanno lamentato che il sito per votare (www.beppegrillo.it/votazioni) funziona a rilento, probabilmente per un sovraccarico di accessi. Fino alle 13 è stato, infatti, impossibile collegarsi. In un tweet postato intorno alle 12.30 si legge, ad esempio: "Le #Parlamentarie del #M5S iniziano con un bell'errore a 5 Stelle: "Internal Server Error - Read" [ andiamo bene... ] ". Forse lo staff di Casaleggio Associati, che cura la comunicazione del movimento, non pensava che il sito, appena lanciato, venisse subito preso d'assalto.
Chi può votare. Può votare chi è iscritto al M5S al30/9/2012 e ha inviato i suoi documenti di identità digitalizzati. Ogni votante ha a sua disposizione tre preferenze da attribuire a candidati della sua circoscrizione elettorale, al cui elenco viene indirizzato al momento del voto. "Il voto non costerà nulla - si legge sul blog - Il M5S è un movimento no profit".
I candidati. Sono 1.400 i candidati che parteciperanno alle elezioni online. "Tutti coloro - si legge ancora sul blog di Grillo- che hanno accettato la candidatura si sono in precedenza presentati alle elezioni comunali o regionali per il M5S, non hanno precedenti penali, non sono in carica come sindaci o consiglieri, non hanno fatto due mandati. Cittadini, non onorevoli! ". Gente 'normale', insomma. E infatti, scorrendo le candidature sul sito per votare, incontriamo operai, casalinghe, professionisti, disoccupati, piccoli imprenditori, precari, impiegati statali, studenti. Di ognuno di loro c'è la foto e il curriculum, l'indirizzo email e i riferimenti su web e social network (guarda la fotogalleria). L'elettore clicca, legge e sceglie.
Ognun per sé. "Il voto - aggiunge Grillo - è individuale e bisogna evitare che sia pilotato da fantomatiche assemblee o comitati, entrambi esclusi categoricamente dal non statuto. Dobbiamo evitare la replica delle congreghe partitiche su base locale create per favorire uno o più candidati a scapito di tutti gli altri". Insomma, avverte Grillo, "chi cercherà di pilotare il voto sarà diffidato e escluso dalle votazioni, sia che si tratti di candidato che di votante". E conclude con la solita formula di saluto, che con il passare dei giorni si va facendo sempre meno astratta: "Ci vediamo in Parlamento. Sarà un piacere".
Timori. Intanto, nel Pd, c'è chi manifesta subito preoccupazione per le potenzialità del M5S: "Servono facce nuove per per combattere il nostro vero competitor che è Beppe Grillo - dice Mario Adinolfi ad Agorà su RaiTre - Il centrosinistra non riuscirà a cambiare se non porterà il segno della battaglia di Renzi".
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