Iraq, l'Is documenta in un video la distruzione del sito di Hatra /Guarda
Articolo pubblicato il: 04/04/2015
Miliziani che colpiscono statue con picconi, altri che sparano con kalashnikov contro manufatti del II-III secolo a.C. Sono queste alcune delle immagini del nuovo video diffuso sui siti jihadisti dallo Stato Islamico (Is) per documentare la distruzione del sito archeologico assiro di Hatra, città patrimonio dell'Unesco a sud di Mosul, nell'Iraq settentrionale. Le prime notizie sulla distruzione di Hatra da parte dell'Is risalgono al 7 marzo scorso e seguono gli interventi demolitori dei jihadisti al Museo archeologico e alla biblioteca di Mosul, oltre che sul sito archeologico di Nimrud risalente a tremila anni fa.
L'interpretazione estremista del Corano che segue l'Is spinge infatti i jihadisti a considerare inammissibili edifici risalenti all'epoca pre-islamica, ma anche quelli riconducibili ad altre fedi o ad altre sette dell'Islam o quelli in cui si onorano leader religiosi defunti diversi da Dio. Ed è proprio questo che spiega un militante, che parla arabo con accento del Golfo, nel video, dove afferma che l'Is ha deciso di distrugge Hatra in quanto ''luogo di culto diverso da Dio''.
Hatra, che si trova a 110 chilometri a sud ovest di Mosul, è stata fondata dalla dinastia seleucide che fiorì nel II-III secolo a.C. come centro culturale ed economico dell'impero partico. Successivamente, grazie alle alte mura rinforzate da ben 160 torri, resistette a numerose invasioni tra le quali quelle romane nel 116 e nel 198 d.C.
Tra i resti della città che sono sopravvissuti fino all'avvento dello Stato Islamico c'erano templi costruiti con tecnica romana che ne attestavano la grandezza della civiltà. Ce ne erano anche altri con schema architettonico di tradizione mesopotamica, babilonese e assira.
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