domenica 3 giugno 2012

Non è un caso se, rispetto a un mese fa, l'elettorato del M5S ha modificato sensibilmente il profilo sociopolitico. In particolare, al suo interno sono aumentati: a) gli elettori dei comuni medio-piccoli; b) le persone di età medio-alta; c) le componenti di centro-destra; d) gli elettori provenienti dalla Lega e dal Pdl.

Una analisi di Ilvo Diamanti spiega ciò che tutti avevano letto esaminando lo studio sui flussi alle ultime elezioni pubblicato dall'Istituto Cattaneo. Un elettorato profondamente cambiato ed un flusso di almeno il 15-20% in uscita dalla setta del Movimento 5 Stelle dimostrano che ormai, anche se Grillo li tiene i suoi adepti protetti facendoli parlare il meno possibile, è già iniziata già una profonda disaffezione da un partito di chip e plastica nel quale la democrazia e i non statuti sono decisi da Casaleggio e company. Grillo a stento riesce a scrivere una mail. Ma è tutto da verificare.
Tutti i partiti hanno paura e iniziano a fare i ruffiani. Di Pietro che gestisce tutto a livello centrale non si esprime. Certo Grillo è come lui. La mattina si alzano e decidono se raccogliere firme e tenere impegnati i militanti a non ragionare o insultare costantemente quel che ancora resta di uno stato di diritto.
Bossi e la lega si sono resi conto che perdono voti a favore dei grillini e ripetono che loro rispettano i partiti che sono tra la gente. Occorrerebbe precisare che loro oltre a stare tra la gente (nei bar probabilmente) sono in tutti i consigli di amministrazione, dalle ASL alle ASM, dall'Aler alle fondazioni bancarie ecc. ecc. e si spartiscono insieme agli altri soldi e potere.
E' inutile ricordare che oltre a stare tra la gente sarebbe necessario anche non rubare. E loro su questo argomento sono molto ben preparati. Non noi ma i loro militanti hanno scritto sui muri delle città e dei paesi del nord le famose frasi: "Ladroni in casa nostra" e "Lega Ladrona".
Ai grillini è stato impedito dallo psico comico di andare in televisione. E meno male che erano per la trasparenza. Probabilmente si sono dimenticati si aggiungere che erano per la trasparenza degli altri.
Tutto sommato è un bene perché avessero frequentato di più i mezzi di informazione i grillini avrebbero diminuito il proprio consenso molto prima di quanto accadrà a breve.
E francamente considerate le pirlate che pronunciano ne ha guadagnato anche il livello culturale medio delle televisioni e della carta stampata già caduto a fondo dopo l'appropriazione delle redazioni, in particolare delle Provincia Pavese, dei partiti e della lega.
Nel futuro cosa ci aspetta? Sette su dieci degli elettori dei grillini non li ritengono capaci di amministrare l'Italia ma solo le città nelle quali si sono presentati. Come sempre gli italiani sono generosi. Noi aspetteremmo ancora un po' prima di fare queste affermazioni. Perché a tutti appare evidente ogni giorno che questi pirla sono assatanati nella ricerca di poltrone ma sono molto scadenti nella gestione pratica della macchina amministrativa. Per leggere un bilancio devono chiamare Tavolazzi, consigliere a Ferrara espulso da Grillo e proveniente dalle cooperative emiliane. In pochi mesi riusciranno a distruggere paesi su paesi. Perché si sa le città ed i paesi non le amministrano né la rete né i pirla. E' proprio per il numero elevato di pirla ad amministrare i comuni che l'Italia si trova ancora oggi a rischio default. E mi sa che dopo aver visto i grillini all'opera i forconi li prenderanno anche per loro.


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