giovedì 21 luglio 2011

Una maggioranza di corrotti ed una opposizione in cerca di poltrone

Egregio segretario nazionale del Partito Democratico,

ho ascoltato con estrema attenzione il suo intervento in parlamento per motivare il no del Partito Democratico alla proposta di manovra finanziaria presentata dal ministro del tesoro della Repubblica Italiana Giulio Tremonti.

Lei, onorevole Bersani, ha parlato dei numerosi sprechi di denaro dei cittadini ed ha ragione. Ha omesso però, di dire nella sua relazione, che pochi giorni prima il Partito Democratico si è astenuto nella votazione che prevedeva la chiusura degli enti più inutili della storia d’Italia, cioè le provincie.

Nei mesi scorsi, mentre raccoglievo le firme per evitare la privatizzazione dell’acqua, mi sono sempre sforzato di impegnarmi per nome e per conto delle associazioni appartenenti al forum dell’acqua pubblica ma quando ci sono stati i festeggiamenti ho visto le solite bandiere dei partiti. Anche le bandiere del suo partito che meno di un anno fa era completamente in sintonia con il motto “privato è bello”.

Non era il solo partito che amava il privato perché anche l’Italia dei Valori pensava a qualcosa di simile. Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani sono sempre stati a favore dell’acqua pubblica ma per loro sarebbe necessario requisire anche i 54 metri quadrati del mio appartamento esclusivamente perché sono un dirigente. Ma si sa in Rifondazione Comunista sono di casa solo raffinati intellettuali, più o meno come quelli della Lega Nord.

Tutto ho condiviso della sua relazione tranne una infelice affermazione pronunciata con molto fervore. Lei dichiarava che i cambiamenti in un paese democratico vengono fatti dai partiti non dall’antipolitica. E su questo potrei anche darle ragione se considero la fine che ha fatto il guru Grillo nelle mani della Casaleggio & Company. Per non parlare dei grillini che a differenza dei giovani indignados spagnoli si lasciano “amorevolmente gestire” da una società di comunicazione che assomiglia molto ad una associata alla Fininvest.

Avrei potuto darle ragione sul fatto che è la politica a determinare i cambiamenti in un paese democratico. E’ proprio così in fondo, e se i partiti svolgessero i compiti indicati nella carta costituzionale, quasi certamente non esisterebbe alcun movimento contro la politica né quella che Lei chiama l’antipolitica.

Ma i partiti in Italia sono un “poltronificio” e i giovani migliori e perbene si guardano bene dall’entrarci. I più bravi preferiscono non votare o trasferirsi all’estero.

Perché egregio onorevole Bersani i partiti, compreso il suo, non sono simili ai partiti tedeschi, e neanche a quelli svedesi o norvegesi o danesi o francesi.

I partiti italiani ricordano molto quelli descritti da Enrico Berlinguer nel 1981. Si occupano di nomine dei Direttori degli Uffici Scolastici Regionali, dei Dirigenti delle ASL, dei Consigli di Amministrazione delle aziende municipalizzati, dei Consigli di Amministrazioni di società a partecipazione statale. Neanche all’ANPI si può pensare di mettere un presidente che non abbia in tasca una tessera di partito. Neanche un Dopo Lavoro Ferroviario è possibile dirigere senza una tessera di partito. Per non parlare delle Pro loco o delle bocciofile.

Egregio segretario Bersani, mi dia retta non parli più dei partiti tedeschi e della funzione che hanno svolto nel processo di sviluppo e di crescita attuali della Germania. Mi dia retta corregga la sua relazione. In caso contrario cerchi di spiegare ai cittadini italiani con quale criterio scegliete i componenti dei consigli di amministrazione delle Aziende municipalizzata locali delle città che amministrate. In quelle che non amministrate vi accontentate delle briciole e di solito inserite un trombato alle ultime elezioni. Ovviamente con la tessera del PD in tasca. Questo è di certo un requisito essenziale. A questa mia domanda Lei risponderà come più o meno fanno da anni i Leghisti, il PDL, l’Italia dei Valori, l’UDC e Rifondazione Comunista: viene indicato il nome del più bravo. Si onorevole Bersani, il più bravo a curare gli interessi dei partiti, compreso il suo, non quelli del popolo italiano che meriterebbe certamente una maggioranza migliore di quella attuale ma anche di una opposizione più attenta agli interessi del nostro paese piuttosto che a quelli di bottega.

Cordialmente

Il Consigliere Comunale del “Movimento Voghera 5 Stelle – Rubiconto Sindaco” (che non ha niente a che fare con Grillo ed i grillini)

Dott. Francesco Rubiconto

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