Roberto Calderoli vuole castrare (chimicamente) tutti i richiedenti asilo
Dalla castrazione degli stupratori conclamati a una terapia farmacologica temporanea estesa pero’ a chiunque sia come richiedente asilo, per tutto il tempo della sua permanenza in Italia. E’ la proposta avanzata via nota stampa da Roberto Calderoli di fronte alla notizia di “un’altra violenza sessuale commessa da un immigrato richiedente asilo, stavolta a Potenza”. “Ma perche’ dobbiamo mantenere a 1350 euro al mese, per almeno due anni, tutta questa gente che continua a delinquere e commettere violenze di ogni genere? Ma soprattutto perché – suggerisce il vicepresidente leghista del Senato – non somministriamo dei farmaci a questi richiedenti asilo per inibire temporaneamente i loro impulsi sessuali?”.
Calderoli parla di “un trattamento farmacologico limitato ovviamente – precisa – solo al periodo di permanenza da richiedenti asilo in Italia, fino a quando sono mantenuti dai cittadini italiani e sono ospiti a casa nostra”. Daniela Santanché, deputata di Fi, ha invece un’altra ideona: “Non mi dispiacerebbe se i quattro stupratori di Rimini venissero dati ‘in pasto’ alle carceri polacche. In primo luogo non si godrebbero i servigi del morbido sistema carcerario italiano – per di più a nostre spese – e poi saremmo sicuri che riceverebbero una pena degna di questo nome, visto che in Italia la giustizia e’ sempre passibile di attenuanti e riduzioni della pena”.
Nessun commento:
Posta un commento