Caos 5 Stelle, i consiglieri isolano la Salsi. “Non diventiamo Scientology” (video)
Durante la votazione su un ordine del giorno in solidarietà alla consigliera del Movimento, "offesa" dalle parole di Grillo, Massimo Bugani e Marco Piazza si sono alzati dal loro posto abituale, lasciando fisicamente sola la collega, e sedendosi di fianco al gruppo consiliare della Lega Nord
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Isolata prima a parole, poi con i fatti. Oggi, durante il consiglio comunale di Bologna, i colleghi di Federica Salsi, Massimo Bugani e Marco Piazza, si sono alzati e hanno abbandonato il loro posto, per andare a sedersi lontano dall’attivista “ribelle”, che con la sua partecipazione a Ballarò ha suscitato l’ira di Beppe Grillo. Un gesto simbolico, che rivela il clima di grande tensione all’interno del Movimento 5 stelle emiliano, dopo che Salsi ha deciso di replicare alla battuta sul punto G, definendo il capo “un maschilista figlio della peggior cultura berlusconiana”.
Parole che non sono andate giù ai due consiglieri 5 stelle bolognesi, che con Salsi condividono tutti i giorni l’ufficio a Palazzo d’Accursio. E così, durante la seduta, Bugani prima si è dissociato da un ordine del giorno proposto in solidarietà a Salsi. “Credo – ha detto – che per me parlino la mia storia, la mia vita e il mio impegno in questi temi anche all’interno del Consiglio comunale ma ci sono momenti davvero dolorosissimi nella vita, in cui si deve osservare il mondo da un diverso punto di vista, pagandone anche magari le conseguenze. Questo per è uno di quei momenti”. Poi si è alzato e, insieme a Marco Piazza, ha preso posto in fondo all’aula, vicino al consigliere della Lega Nord, Lucia Borgonzoni, lasciando sola la collega.
Abbandonata dai suoi, la Salsi è rimasta di ghiaccio ma ha comunque ribadito le sue ragioni: “Mi sento tradita da Grillo, è un padrone. Noi dobbiamo chiedere il permesso di andare in tv, ma lui ci ha mai permesso di chiedere l’alleanza con Di Pietro?”. Il consigliere durante la seduta del consiglio ha elencato una serie di commenti e critiche avuti dopo l’attacco di Grillo: “ Ho ricevuto molta violenza. Il Movimento non è sano se le persone vengono messe fuori o ricevono violenza verbale. Non è questo il modo di sostituirsi alla politica delle ruberie. Siamo un movimento ma a volte ci comportiamo come una setta”.E poi ha avvertito: Non sono una star e non voglio fare la showwoman, ma questo movimento non si trasformi in Scientology”. Infine una battuta sulle selezioni dei candidati al Parlamento: “Lavorando ogni giorno in Comune mi accorgo l’enorme complessità di questa mansione. Con le nuove regole scelte da Grillo e Casaleggio per scegliere i nomi di chi correrà per le elezioni del 2013, ho paura che ci finiranno persone molto inesperte, e la cosa mi preoccupa molto”.
L’aria che si respira insomma è da resa di conti. Già nei giorni scorsi, dopo poche ore dalla pubblicazione del post di Grillo, Bugani e Piazza non avevano esitato a schierarsi con i vertici del Movimento. “Federica si è presa una grande responsabilità, della quale non ha ricevuto mandato da nessuno”, aveva messo in chiaro Piazza. Più sottile il riferimento scelto dal capogruppo Massimo Bugani, che su Facebook ha citato Pier Paolo Pasolini: “In tutto il mondo ciò che viene dall’alto e’ più forte di ciò che si vuole dal basso. La nuova ferocia consiste nei nuovi strumenti del potere. Non considero niente di più feroce della banalissima televisione”.
A seguire la linea di Bugani anche alcuni tra gli attivisti e gli eletti a 5 Stelle più fedeli alla linea dei vertici del Movimento, Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio. Come Serena Saetti, eletta l’anno scorso in quartiere a Bologna, che due giorni fa ha chiesto al consigliere comunale di fare un passo indietro. “Federica Salsi non mi rappresenta più – ha scritto sul forum del gruppo bolognese – e chiedo pubblicamente che si dimetta o che passi al gruppo misto”.
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