sabato 19 maggio 2012

A Genova iniziano ad agire come a Voghera. Prima usano il nome di una persona poiché sul territorio i grillini sono dei poveri pirla. Dopo la vittoria elettorale se è stato eletto un ignorante 2.0 come Calise va tutto bene. Se l'eletto è uno che ragiona gli si chiede di andarsene anche se il risultato è stato ottimo. Proprio come a Voghera. Prima si usa il cognome Rubiconto per le elezioni in maniera da rendere possibile ad uno sconosciuto come Marfi di essere eletto poi un mese dopo chiedono di eliminare dal simbolo della lista il cognome Rubiconto. La Dittatura dei pirla. Una minoranza che decide su una maggioranza. E dopo un mese il signor Benzi che pur essendo l'organizer del meet up vogherese non ha ricevuto neanche la millesima parte dei voti che pensava di avere dalla rete scrive a tutti chiedendo di eliminare la scritta Rubicono Sindaco dal simbolo della lista "perché è anacronistico". Il signor Benzi è sempre dipendente di Casaleggio, l'affarista che gestisce Grillo. Benzi decide di incontrare l'assessore alla cultura "direttamente". Lui probabilmente chiede a Marfi di lasciare il posto considerato che il grillino eletto mi chiede cosa deve fare. Io a domanda rispondo che chi è eletto democraticamente deve rispettare i suoi elettori. Marfi è rimasto in poltrona ma i suoi elettori li ha traditi perché senza Benzi e Grillo e la setta cosa potrebbe fare? Meno che niente. Ed anche se dentro la setta i risultati non sono migliori. Opposizione inesistente, quasi come PD e Rifondazione Comunista. Anzi anche peggio. E pensare che Benzi ce lo troveremo candidato al parlamento italiano. E sarà divertente per noi vederlo eletto (ovviamente solo se non vengono reintrodotte le preferenze e si vota con il sistema attuale) perché noi lo seguiremo anche a Roma, ovviamente con il fiato sul collo.

Putti: «Non ho chiesto io di essere candidato

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