Beppe Grillo ha abituato il MoVimento 5 Stelle ai suoi "PS" al fondo dei post sul blog beppegrillo.it. Insieme ai "comunicati politici", è il modo con cui ha sempre scelto di comunicare pubblicamente le linee politiche che gli attivisti avrebbero dovuto seguire. Sì, suona effettivamente un po' contraddittorio da parte del promotore della politica dell'"uno vale uno" e dell'"assenza di leader", tant'è.
Ancora oggi nessuna notizia del "Portale" ossia lo strumento di voto online propagandato da anni come la piattaforma atta a sostenere quella democrazia diretta con cui il MoVimento doveva rivoluzionare la logica della 'delega in bianco' dei partiti tradizionali dando maggiore potere ai cittadini, i quali avrebbero così esercitato una concreta influenza sui "dipendenti pubblici" 5 Stelle. Non solo, il Portale sarebbe dovuto servire anche per condividere le informazioni e le esperienze a livello nazionale: il "fare rete" spesso sentito in bocca ai candidati 5 Stelle in campagna elettorale e per reggere il meccanismo di "recall dell'eletto" che, non previsto in Italia, avrebbe così permesso alla cittadinanza di mantenere un collegamento anche post-elettorale con il delegato, rendendone possibile il controllo fino a determinare, laddove necessario, l'allontanamento o la sostituzione dell'amministratore eletto se questi, per esempio, fosse contravvenuto ai principi 5 Stelle, agli impegni presi o al programma (es. https://www.facebook.com/note.php?note_id=10150210539997957).
Promesso da tempo, il portale di voto consisterebbe - di fatto - nell'unica carta concessa in mano ai cittadini attivi dall'articolo 4 del Non Statuto (http://www.beppegrillo.it/iniziative/movimentocinquestelle/Regolamento-Movimento-5-Stelle.pdf). Anche perchè, per il resto, sono ormai tante le testimonianze di realtà territoriali dove, attraverso il giochino sul copyright sul simbolo e nome del MoVimento 5 Stelle, Beppe Grillo sembra gestire a suon di 'investiture' (http://www.giornalettismo.com/archives/131056/il-golpe-della-casaleggio-e-di-beppe-grillo-sul-movimento/), 'avvertimenti' e 'diffide' il suo popolo di attivisti (http://www.meetup.com/Gli-amici-di-Beppe-Grillo-di-Napoli/boards/thread/12466751/0/ - http://tizianafabro.ilcannocchiale.it/2011/08/19/un_consigliere_eletto_con_il_m.html).
Su beppegrillo.it, a completare il post di oggi pomeriggio - di cui è interessante anche la scelta dell'argomento - di nuovo un "PS":
P.S.: In occasione della mia presenza a Roma per "Parlamento pulito" il 10 settembre e nei giorni successivi, non è previsto né concordato, alcun incontro nazionale di nessun genere del Movimento 5 Stelle per discutere linee guida e programma
(Beppe Grillo; http://www.beppegrillo.it/2011/08/i_furbi_e_i_fessi/index.html)
https://www.facebook.com/groups/227190490629231/
Sarà sicuramente frutto del caso, ma questi ragazzi, per esempio (ma ormai i casi di ingerenze simili e contraddizioni analoghe subite nei vari territori sono tantissimi), che già alcuni mesi fa Beppe sembrava aver cercato di frenare con un altro post, stanno lavorando da tempo ad un incontro organizzato dal basso, in rete, tra attivisti che da anni spendono il proprio tempo nel e per il MoVimento 5 Stelle.
Non hanno dichiaratamente alcun progetto di 'golpe' :D (che già dovrebbe essere assurdo nella concezione politica del MoVimento, visto che dovrebbero esserne loro i 'proprietari' al di là dei soliti giochini sul copyright sul simbolo). Pare che abbiano anche inviato una o più comunicazioni - di cui una lettera dovrebbe essere stata inviata proprio recentemente - allo Staff di BG per chiarire la natura assolutamente 'pacifica' e 'aperta' dell'iniziativa di cui sentono esigenza, inviandogli tanto di "Odg" delle tematiche che potrebbero essere trattate - scelte, così come la sede dell'incontro, votando online su fb - e forse pure un invito a partecipare di persona.
L'incontro si terrà l'11 settembre a conferma della completa mancanza d'una volontà di 'sovrapporsi' all'appuntamento, sempre romano, lanciato da Grillo per il giorno precedente.
Eppure ora vengono per la seconda volta ostacolati direttamente dal blog nazionale beppegrillo.it e senza poter leggere uno straccio di motivo. Persone, da quanto si legge, che hanno creduto e credono nel MoVimento 5 Stelle e hanno speso tempo, energie, in molti casi anche soldi per autofinanziamento.
Beppe Grillo, il 'detonatore' della partecipazione dei cittadini; lo sbandieratore dell'assoluta necessità di svegliarsi e auto-organizzarsi; il non candidato nè candidabile che specifica a tutti i media che il MoVimento "è fatto" dagli attivisti e non da lui (o dalla Casaleggio Associati), "il MoVimento sono questi ragazzi di trent'anni che si organizzano in rete";.... che fa?
Quei ragazzi svegli, attivi, auto-organizzati, li disconosce e senza neanche degnarli di un perchè? Ma non doveva qualsiasi decisione essere votata online dal MoVimento su un portale che a tutt'oggi pare, appunto, inesistente e che avrebbe consentito un progetto di democrazia partecipativa/diretta in rete?
Beppe non doveva essere solo uno strumento per aiutare il coordinamento e pubblicizzare le attività dei cittadini? E non contare niente o, almeno, contare semplicemente "uno" perchè "uno vale uno"? E invece?
Beppe Grillo, inspiegabilmente o inspiegatamente (fesso o furbo?), anziché sostenerla, contrasta quel che doveva e dovrebbe essere la base della sua stessa idea politica: l'auto-organizzazione dal basso.
Il "PS" è chiarissimo: il blog osteggia l'incontro. Non lo vieta, ma lo osteggia apertamente e lo scomunica, senza motivo. Un modo efficace per sabotare un'iniziativa senza vietarla esplicitamente e senza risponderne pubblicamente.
Ma Beppe Grillo non è certo nuovo nemmeno a questo tipo di contraddizioni e a non dare risposte chiare nel merito ai simpatizzanti che gliene chiedono (https://www.facebook.com/groups/100583746691512/).
E "questo" MoVimento 5 Stelle dovrebbe essere il MoVimento della trasparenza, dell'assenza di leaders e della democrazia (diretta)? (https://www.facebook.com/note.php?note_id=10150225096387957)
Ora, probabilmente, mentre alcuni tenteranno di decifrare nel dettaglio il "Verbo secondo Grillo" ed altri si piegheranno al volere del Pastore come diligenti pecorelle italiote, assisteremo al solito copione dei chierichetti che, a turno, compaiono a reggere il tendone e che ci diranno che "lui ha troppo a cuore il MoVimento e non vuole che degeneri in un partito quindi la sua è una necessaria prevenzione contro partiti e mass media che vogliono boiccotarlo"; "ci vuole ancora tempo per essere maturi e potersi organizzare autonomamente" senza ricevere diffide e post scriptum da Beppe che "vede cose che noi non riusciamo a vedere, prevede ciò che noi ancora non possiamo capire e sa sicuramente quale sia il bene del MoVimento". Lui, che del MoVimento è come un Padre.
Ma tra i 5 Stelle c'è anche chi invece azzarda letture dell'"enciclica" diverse:
La motivazione? Semplice: non l'ha deciso lui, non parte da lui e non è da lui controllabile. L'obiettivo? Escludere dal movimento tutti quelli che osano cercare di attuare iniziative non calate dall'alto e non rispondenti ad esigenze direttamente provenienti dal "Capo", includere invece tutti quelli che non si pongono domande e non sentono l'esigenza di "indipendenza" ma campano benissimo andando avanti seguendo direttive provenienti da un'unica testa - pensante, per carità, ma unica.
Sarà prossimamente "invitato" a non utilizzare più il logo a 5 Stelle da "lo Staff" di Beppe Grillo, quindi infamato dai chierichetti se oserà criticare pubblicamente questi metodi? ;)
PS: http://www.youtube.com/watch?v=45S7erDsuas
Nessun commento:
Posta un commento