Invia per email
Stampa
ROMA - "Sconfiggiamo questo cancro". Il mondo islamico in Italia è sceso in  piazza contro il terrorismo. Dopo Palermo, Parma, Reggio Emilia e Lucca, oggi anche le manifestazioni a Roma e Milano per gridare forte 'Not in my name'. Proprio ieri il segretario del Centro culturale della Grande Moschea della Capitale ha annunciato l'inserimento nel sermone del venerdì di una condanna delle stragi di Parigi.

"Abbiamo aggiunto un paragrafo col quale condanniamo il terrorismo dicendo che la vita umana è sacra e gli attentati non sono accettabili dall'Islam e dai musulmani", ha detto Abdellah Redouane. "Il terrorismo sfrutta la religione per scopi politici e ideologici", ha aggiunto, stigmatizzando "un'interpretazione falsa di una religione che trascina i giovani e fa loro il lavaggio del cervello con un radicalismo che dobbiamo combattere". Redouane ha esortato gli imam in Italia a "non allontanarsi dal messaggio di pace e non cadere nella trappola del radicalismo". Parole chiare e attese da molti.

Nel pomeriggio, dunque, a piazza Santi Apostoli a Roma ha preso corpo l'iniziativa nazionale contro il terrorismo promossa dall'Unione delle comunità islamiche italiane (Ucoii). In piazza anche esponenti di Sel, del Pd, della Cisl e il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso. A Milano un'altra iniziativa contro guerre e islamofobia. E pure in altre città, come a Genova, è cresciuta la mobilitazione della comunità islamica.