domenica 23 agosto 2015

Sabina Guzzanti ha ragione. Mille volte ragione. Quando ci riprendiamo quello che è nostro? E i grillini cosa dicono su questo? E la Lega Nord cosa dice? E Casapound cosa dice? Ma non venivano prima gli italiani? E Sabina Guzzanti non è italiana?

Sabina Guzzanti, lite allo stabilimento balneare: “Mare di tutti, ho diritto di andare sulla battigia”

Battaglia con la titolare dei bagni ad Albissola Marina. Lo sfogo dell’attrice spopola su Facebook
LAPRESSE
Sabina Guzzanti

22/08/2015
A volte, un evento banale può essere spunto per ragionare “in grande”. Soprattutto, se la protagonista della vicenda si chiama Sabina Guzzanti, comica, regista, autrice di opere feroci contro il potere e la politica corrotta. 

L’episodio, che ha per protagonista l’artista, risale alla vigilia di ferragosto, cornice lo stabilimento balneare Bau Bau Village di Albissola Marina. Il giorno dopo la presentazione del film “La trattativa” nella piazzetta della Concordia, la Guzzanti si reca di prima mattina, con il suo cane, a fare un tuffo in mare. Al Bau Bau Village c’era stata già il giorno prima. 

Passa dalla spiaggia libera e si ferma sulla battigia, entro i cinque metri demaniali, dove è concesso il transito. Lei si distende sull’asciugamano. Immediato l’intervento della titolare, che la fa spostare. Qui le versioni sono discrepanti: fatto sta, che inizia un acceso battibecco, in cui la Guzzanti si appella alla normativa dei 5 metri, mentre la titolare le ricorda che non ha alcun diritto di sostare né di accedere alla spiaggia passando, con un cane, dalla libera. Vengono anche chiamati in causa i vigili che arriveranno cinque minuti dopo che l’artista ha lasciato i bagni. 


Nulla di originale sotto il sole di ferragosto. Se non fosse che, coincidenza, lo stesso giorno, dalla sua pagina Facebook, la Guzzanti lancia un post che, in poche ore, si aggiudica 22.500 “mi piace” e quasi 9mila condivisioni. Raccontando in modo generico l’episodio – ma la coincidenza delle date fa pensare che il riferimento sia quello –, la Guzzanti lancia una “guerra” sul bene pubblico. 

«Sono cresciuta sapendo che la spiaggia è di tutti- scrive-. Ma oggi mi dicono che, anche nei 5 metri demaniali, posso solo transitare. Questo perché i nostri corrottissimi politici hanno venduto le nostre spiagge. In questo caso, secondo voi, cosa significa legalità? Rispettare una legge ingiusta o ribellarsi? Io ho scelto la seconda. Se fossimo in tanti a dire che le spiagge non si vendono, i nostri aspiranti colonizzatori batterebbero in ritirata. Ce le vedete le questure piene di cittadini in costume da bagno?». 

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