domenica 5 aprile 2015

Anche questa cittadina é uscita dalla setta per soldi?


«Nel M5S non c’è mai stata democrazia» 

La Veronese spiega perché è uscita dal movimento: ho scritto a Grillo, ora penso ai miei concittadini

COPPARO. Sembra quasi passata un’era geologica. Luana Veronese, la fondatrice del M5S qui a Copparo, esce dal movimento di Beppe Grillo ed oggi è una consigliera comunale indipendente. Veronese, ma cosa è realmente accaduto? 
«È accaduto quello che non pensavo, e con me tanti altri iscritti. Cioè si è perso nel movimento il vero concetto di democrazia».
Parole grosse. 
«Parole vere, per un certo periodo non mi pare sia stato così, poi nel movimento è iniziato invece un atteggiamento che non condivido per niente e cioè il non rispetto delle idee altrui e il non cercare di voler capire anche opinioni che possono divergere da chi comanda». 
Cosa ritiene di avere acquistato uscendo dal M5S?
«La mia libertà. Io non posso concepire l’attività politica se non sotto il cappello della libertà. Ragiono con la mia testa, confrontandomi con i cittadini, ascoltando i loro consigli, prendo decisioni magari anche sbagliando, ma in tutta onestà e coerenza con me stessa. Non ragiono per il pensiero della massa». 
La sua carriera politica, al momento, potrebbe esserne compromessa? 
«Non mi interessano questi discorsi. Cerco di andare oltre, mettendomi sempre in discussione, forse anche troppo, e questo può portarmi a scelte che non sono condivise, ma a me interessa il bene del mio paese e non il giudizio di chi sta con Grillo».
Un’esperienza tutta da buttare, quella? 
«Assolutamente no. Nel movimento ci sono persone fantastiche che ancora oggi ringrazio per avermi aiutata e consigliata e che quando hanno saputo della mia decisione non mi hanno criticata, salutandomi con un “buona fortuna”». 
Che ne sarà del M5S? 
«Non lo so. So invece bene che valori come trasparenza e democrazia non possono essere messi in un cantone». 
Lei aveva espresso fortissimi dubbi anche in merito all’espulsione del gruppo comacchiese? 
«Dubbi che rivendico ancora oggi».
A quei tempi, cosa aveva chiesto? 
«Avevo chiesto la ri-ammissione di Comacchio nel M5S, nell'interesse di tutti gli iscritti che credono nella democrazia e nella partecipazione». 
Ora che obiettivi si pone?
«Farò il consigliere comunale indipendente, come peraltro ho già annunciato. Porterò nell’aula del consiglio ciò che la gente mi chiederà di portare. Le pare poco?».  (m.puli.)

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