sabato 24 maggio 2014

Riceviamo e pubblichiamo.

Decreto Bankitalia: arriva il via libera dall’Europa

di  - 24/05/2014 - Lo scorso Febbraio la commissione Europea aveva chiesto chiarimenti alle autorità italiane per sospetti aiuti di stato alle banche italiane

Decreto Bankitalia: arriva il via libera dall'Europa
Il tanto criticato Decreto Bankitalia, contestato ferocemente dai grillini, supera il banco di prova dell’Unione Europea.
Infatti, oggi, tramite il portavoce del commissario europeo per la concorrenza Joaquin Almunia, Antoine Colombani, è arrivato il via libera alla rivalutazione delle quote detenute dalle banche in Bankitalia. Colombani fa sapere che la Commissione «non investighera» sulla questione nell’ambito del campo di applicazione delle regole sugli aiuti di Stato.
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Il portavoce di Almunia ha spiegato che «la Commissione ha esaminato attentamente le informazioni trasmesse dalle autorità italiane a proposito del decreto del 30 novembre 2013» con cui si decretò la rivalutazione delle quote di via Nazione detenute da molti istituti di credito. Un provvedimento che all’epoca fece in modo che le nostre banche potessero mettere in bilancio una plus valenza sulla quale saranno poi state chiamate a pagare le tasse.
Comunque la Commissione è giunta alla conclusione di non procedere ad alcuna indagine per aiuti di Stato proprio “in base alle informazioni ricevute” nonchè “tenendo conto del fatto che Bankitalia è una banca centrale” e che la struttura della sua proprità è “molto specifica”.
Insomma, il decreto voluto dall’allora presidente del Consiglio Enrico Letta, regge alla prova di Bruxelles, mettendo al sicuro anche gli introiti che arriveranno allo stato grazi alle plusvalenze su cui le banche saranno chiamate a pagare le tasse.

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Quando Lombardi e il candidato M5s Tamburrano dicevano: "Il metodo Grillo fa schifo, il programma è marketing di Casaleggio"

Pubblicato: 24/05/2014 14:21


Era il 2009, e Roberta Lombardi (futura capogruppo alla Camera) e Dario Tamburrano (candidato alle elezioni europee di domani), discutevano sul meetup romano del programma del M5s appena diffuso da Beppe Grillo.
Dicendo cose tipo queste:
Tamburrano, 22/09/09 8.08 (su Grillo e Casaleggio, che "non gradiscono domande"):
E' evidente che le teste pensanti, allorquando dimostrano indipendenza e senso critico e pongono domande, da qualcuno o da piu' di uno, lassu' non siano gradite... e questa non è cosa buona. [...] Personalmente non ho nessuna intenzione di farmi il mazzo a 4 per essere usato all'occorenza per scopi non chiari: non mettiamoci in gabbia da soli, la trasformazione ecologica in senso lato della società, sebbene resa necessaria dagli stessi assunti, puo' prendere 2 direzioni, una è apparentemente piu' facile e spianata, ma nonostante ciò vediamo di non imboccare la strada che porta ad un cul de sac... ovvera quella del marketing orientato al solo profitto e della informazione culturale shock che si propone lo scopo di disorientare masse ed individui per proporre acriticamente dall'alto soluzioni a vantaggio delle elìte e non della comunità.
Tamburrano, 22/09/09 19.58 (Riporta quattro punti del programma, poi li definisce "una cazzata populista"):
- Riduzione a due mandati per i parlamentari e per qualunque altra carica pubblica - Eliminazione di ogni privilegio particolare per i parlamentari, tra questi il diritto alla pensione dopo due anni e mezzo - Divieto per i parlamentari di esercitare un'altra professione durante il mandato - Stipendio parlamentare allineato alla media degli stipendi nazionali
Non sono d'accordo. Si impedisce in questo modo ai liberi professionisti ed ad un'altra moltitudine di cittadini che hanno aziende o libere attività commerciali di partecipare alla vita pubblica.
Facciamo il caso di un medico (ma anche di un fruttivendolo, un meccanico o di un altra professione): si candida, viene eletto, fa due mandati e dopo 10 anni (che fa? torna a casa e che fa? Riprende a lavorare? E chi se lo fila? Senza piu' clientela e senza piu' azienda nel caso di altri mestieri?
Quindi l'eletto: o viene pagato lautamente, o gli si da' una pensione dignitosa per sopravvivere dopo l'attività politica, o gli si permette di lavorare durante il mandato, oppure gli si permette di fare il politico a vita.
Insomma o l'uno o l'altro. Io impedirei l'attività lavorativa durante il mandato perchè intendo l'attività politica a tempo pieno, limiterei i mandati a due, ma sono del tutto convinto che una pensione od un lauto stipendio siano piu' che giusti.
Altrimenti chi lo fa il politico? I figli di papà, i ricchi di famiglia, o chi non ha un cazzo da fare nella vita o non ha mai fatto una minchia. Eccezionale! Bella classe politica ci sta preparando Grillo!
BELLA CAZZATA POPULISTA STO PROGRAMMA POLITICO. Completamente fuori dalla realtà.
Fumo negli occhi!
Tamburrano, 23/09/09 11.15 (ancora sul programma, "marketing made in Casaleggio"):
Già candidati validi si faceva fatica a trovarli, adesso voglio proprio vedere chi si avvia al "martirio". Ste regole poste come soluzione a mio avviso sono peggio del problema (immagino quali impicci e salti di quaglia ci saranno alla fine degli eventuali mandati, non fosse altro per non finire in stato di indigenza). Il problema non sono gli stipendi e le pensioni dei politici. Il problema è altro. Lo sappiamo benissimo. Questo è populismo puro, della peggior specie. Marketing Made in Casaleggio. Quanto alla cosidetta Democrazia Diretta, valla ad applicare in uno stato mafioso con i cittadini che vedono solo la TV!
Lombardi, 30/09/09 10.04 (propone la creazione di uno statuto che definisca "ruoli e competenze):
"Proponiamo la creazione di uno statuto (regole) che regoli il processo democratico deliberativo, che definisca ruoli e competenze (organizzazione) per la gestione delle risorse (soldi) e la modalità di selezione dei candidati che si deve ispirare al modello delle primarie vere."
Lombardi e Tamburrano stilano così una carta per integrare il programma, la consegnano a Grillo, che tuttavia si rifiuta di leggerla da un palco. Alla fine dello spettacolo gli si avvicinano, e ingaggiano con lui un dibattito. A un certo punto Grillo guarda Tamburrano e lo apostrofa così: "Sei sempre stato uno offshore, uno al di fuori, arrivi e guardi, io ti conosco, fai delle cose autonome. Vai per la tua strada, a volte coincide con la nostra, a volte non coincide. Vuole fare i referenti provinciali...". Poi se ne va.
Continua a leggere dopo il video
Tamburrano, 05/10/09 13.51 (commenta l'incontro con Grillo e i suoi "deliranti attacchi personali"):
A domande non ha risposto. Incalzato è passato a deliranti attacchi personali nei confronti di qualcuno di noi, denigrandoli. I numerosi presenti sono rimasti tutti basiti... Io intanto vado per certi versi orgoglioso di essere stato apostrofato direttamente "uno offshore". Il motivo per cui Beppe Grillo dica questo mi rimane pero' oscuro.
Lombardi, 05/10/09 14.28 (scrive una mail ad altri attivisti commentando l'incontro con Grillo):
vi assicuro che ieri, dopo che grillo mi ha apostrofato prima dell'inizio dello spettacolo con "dov'è quella ragazza che vuole leggere quella cosa?" mi sono sentita come una bambina che smania per leggere la poesia di natale per compiacere i parenti riuniti. fosse stato per me, che sono una donna adulta, con una cultura ed una professionalità sulle spalle, con un percorso di vita di cui vado assolutamente fiera e che difendo dalla supponenza del primo comico arrivato, avrei alzato i tacchi e me ne sarei andata. ma poi ho pensato a noi, a quello che abbiamo costruito ognuno nella sua città in questi anni, alle volte che abbiamo discusso e sognato di un mondo diverso, alla magia di aver scritto e condiviso le nostre speranze in un tempo microscopico ma con nel cuore un progetto grande, e sono rimasta. perchè lì io non ero roberta lombardi ma ero la voce di ognuno di noi. a quella voce non è stata data la possibilità di esprimersi, però, in quello poi che doveva essere il constesto più naturale dove alzarsi e mixarsi con le voci di tanti altri che come noi sperano in un futuro più dignitoso di quello che ci aspetta ad oggi. e so con assoluta certezza che se oggi noi non la alziamo quella voce, anche se con compostezza ed educazione, non conteremo mai più nulla in questo che doveva essere l'inizio della realizzazione del nostro sogno. per questo motivo vi invito a riflettere sul fatto che se oggi noi stiamo zitti e non palesiamo tutto il nostro dispiacere per aver assistito alla nascita di una cosa che nasce monca e che avrebbe dovuto essere il nostro progetto di vita per i prossimi anni, non avremo più nessuna dignità agli occhi di grillo, del movimento e prima di tutto ai nostri stessi occhi.
Lombardi, 05/10/09 23.02 ("Non fa per me fare politica dentro le istituzioni" e "Non abbiamo fatto nulla sul territorio, come possiamo pensare di candidarci?"):
ecco, io voglio fare questo, fare opinione, indirizzare per come posso l'azione dei miei dipendenti, creare una cultura movimentista o un movimento con una nuova cultura. non dico che non dobbiamo fare politica all'interno delle istituzioni, ma dico non fa per ME. mi rendo conto che su valori e coerenza non do margini di trattativa. oltre a tutto ciò, come carico ulteriore, già sappiamo che grillo non si spenderà per noi. e non avendo fatto NULLA sul territorio nell'ultimo anno e mezzo abbiamo la presunzione di pensare di tornare a farci vivi solo per un'altra campagna elettorale? come i partiti tradizionali? anzi peggio, perchè magari loro qualcosa combinano per i loro elettori e noi no. preferisco fare opinione e andare a portare le mie idee in un contesto più umile di questo.
Lombardi, 06/10/09 11.24 (risponde a un altro utente e spiega che "il dado è tratto, non posso spendermi per Grillo"):
io so cosa voglio o meglio cosa NON voglio. non voglio partecipare alle elezioni regionali da soli come lista amici di beppe grillo. poi augusto ti ringrazio per l'indiretto attestato di stima (visto che non ti rassegni alla mia decisione devo pensare che non sia per tigna ma perchè pensi che possa essere utile al movimento) ma dopo domenica il dado è tratto, per quanti mi riguarda. non posso spendere un nome di cui non dispongo (quello di beppe) ma posso spendere il mio nelle battaglie che reputo giuste.
Lombardi, 04/11/09 12.26 ("Il metodo che usa Grillo mi fa decisamente schifo"):
Ho capito che a me di grillo piace il programma, ma il metodo con cui si sta muovendo mi fa decisamente schifo. mi ricorda la sinistra ipocrita che dice noi siamo diversi dal pdl e poi abbiamo vissuto sulla nostra pelle la loro assoluta omogeneità ai disvalori della destra.
Grillo a Roma, Renzi a Firenze, Berlusconi a Milano
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Perché il sindaco di Pomezia ha sbagliato (in ogni caso)

di  - 21/05/2014

Perché il sindaco di Pomezia ha sbagliato (in ogni caso)
Noi non siamo ipocriti. Sappiamo benissimo che le differenze economiche e sociali esistono. C’è il ricco è il povero. C’è chi guadagna tanto perché ha fatto carriera per meriti propri, chi non l’ha fatta nonostante lo meritasse.
Tutto questo per dire che nella vicenda della mensa delle scuole materne di Pomezia, dove grazie ad una particolare gara d’appalto sono stati creati due menù a due prezzi diversi, uno che costa un po’ di più con il dolce, un secondo più economico, senza dessert, non apparteniamo alla schiera dei buonisti ad ogni costo. Di chi vive nel mondo delle favole.
Anche venti anni fa, un occhio esperto, guardando le merende dei bambini, avrebbe potuto intuirne magari l’estrazione socio-economico. Ma era appunto un “occhio adulto” a poter trarre certe conclusioni.
Qui, il sindaco del Movimento 5 Stelle, ha deciso di mettere a nudo le differenze economiche e sociali davanti a tutti. Principalmente davanti ai bambini stessi. Non importa che la scelta sia dei genitori, come lui sostiene, perché badare ai suoi cittadini è una sua responsabilità.
Non ci vuole un genio per capire cosa accadrebbe in una mensa scolastica dove alcuni bambini ricevono il dolce e altri no. (Poi … il dolce …la cosa che i bimbi aspettano di più).  Un differente trattamento esibito davanti alle maestre e ai compagni. Con ricadute e ripercussioni nel rapporto tra gli alunni, che possiamo immaginare tutti.
Ecco, quello che non si può proprio perdonare al sindaco a cinque stelle (magari da domani leviamone qualcuna) è l’aver istituzionalizzato la differenza economica davanti ai bambini stessi, l’aver pensato di poterla mostrare senza che ciò avesse ripercussioni sugli alunni.
Ma soprattutto troviamo imperdonabile aver pensato di inoculare il veleno della scoperta del diverso, nel periodo dell’innocenza, in cui tutti i bambini si sentono uguali.
Ecco, ci piacerebbe che, anche a Pomezia, questa tradizione continuasse. Almeno fino ai cinque anni. Per diventare “cattivi”, c’è tempo.


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I grillini e la foto “fake” di Piazza San Giovanni che era del primo maggio

di   - 24/05/2014 - E tutte le immagini "vere"da Roma e Firenze



I grillini e la foto “fake” di Piazza San Giovanni che era del primo maggio<1/5>



I grillini e la foto “fake” di Piazza San Giovanni che era del primo maggio
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Piazze piene o piazze vuote? Tra Firenze e Roma si è scatenata una guerra sui social  per la manifestazione più seguita, ma l’entusiasmo spesso fa giocare brutti scherzi. Vincenzo Santangelo, senatore pentastellato, ieri è incappato in un fake che mostrava una San Giovanni strapiena: ma era il primo maggio:

Ecco come è andata (realmente):
La piazza di San Giovanni:
(Foto Fb Santangelo)
E Piazza della Signoria a Firenze:
La foto virale del 1 maggio ha creato qualche problema:






dipocheparole     venerdì 27 ottobre 2017 20:42  82 Facebook Twitter Google Filippo Nogarin indagato e...