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Ultimo atto d'orrore della Jihad proclamata dallo Stato Islamico nei confronti di cittadini stranieri tenuti prigionieri dai miliziani che stanno tentando la conquista di Siria e Iraq. L'Is ha decapitato in Siria il terzo ostaggio, lo scozzese David Haines, dopo i due giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff. Nel messaggio dei terroristi, viene incolpato il primo Ministro inglese Cameron: "Questo è il prezzo che paghi per la tua promessa di armare i peshmerga contro lo Stato Islamico". Il boia ha mostrato poi la foto del prossimo ostaggio che rischia la vita: Alan Henning, anche lui un cittadino britannico. .

Il video. Il video, che dura 2 minuti e 27 secondi ricalca i precedenti, quando il "boia" dell'Is uccise prima James Foley e, dopo due settimane, Steven Sotloff. E anche questa volta la vittima, prima di essere ucciso, si rivolge ai vertici politici del suo paese. Secondo la trascrizione del sito web 'Site', che monitora l'attività dei gruppi terroristi online, rivolgendosi a Cameron, Haines afferma: "Sei entrato volontariamente in una coalizione con gli Usa contro lo Stato Islamico, come ha fatto il tuo predecessore Tony Blair, seguendo la corrente dei nostri premier britannici che non hanno il coraggio di dire no agli americani". A sua volta, anche il carnefice si rivolge a Cameron, dicendogli che l'alleanza con gli Usa porterà solo ad "accelerare la tua distruzione" e trascinerà la Gran Bretagna "in un'altra sanguinosa guerra che non potete vincere".

L'appello ignorato della famiglia. La famiglia del cooperante, tenuto in ostaggio dai militanti dello Stato islamico, aveva chiesto proprio oggi di poter entrare in contatto con loro, ma i jihadisti, secondo quanto riporta la famiglia, non hanno mai risposto. "Vi abbiamo mandato un messaggio ma non abbiamo ricevuto risposta. Chiediamo a chi tiene in ostaggio David di entrare in contatto con noi", ha scritto la famiglia all'Is in un comunicato che è stato diffuso dal ministero degli Esteri britannico.

Le reazioni in Gran Bretagna e Usa. Il Foreign Office britannico sta "lavorando alacremente per verificare" il video che annuncia la decapitazione dell'ostaggio Gb David Haines, sottolineando - secondo quanto riporta la Bbc - che se il filmato è vero, si tratta di un altro "omicidio ripugnante". E anche David Cameron, primo ministro britannico, ha definito la decapitazione di Haines un vero e proprio atto diabolico. "Faremo di tutto quello che è in nostro potere per far cadere nella polvere questi assassini". Alla durissima condanna formulata dal primo ministro britannico si associa anche il presidente Usa Barack Obama: "Collaboriamo con la Gran Bretagna per assicurare alla giustizia gli assassini di David Haines - ha detto il leader Usa - e per indebolire e distruggere questa minaccia ai popoli dei nostri Paesi, della regione e del mondo".

L'Australia. L'Australia ha deciso di fornire appoggio aereo, personale di terra per l'addestramento e finanziamenti agli oppositori dell'Is. "Dobbiamo fermare queste barbarie"

Il ritorno del "boia" di origine britannica. Secondo le prime valutazioni ad uccidere David Haines potrebbe essere stato lo stesso "boia" di origine britannica autore della decapitazione di Steven Sotloff e di James Foley.

Il rapimento David Haines era stato rapito nel marzo del 2013 mentre si trovava in missione umanitaria in Siria con Acted, agenzia francese per la cooperazione allo sviluppo. Lo Stato islamico ha minacciato di ucciderlo per rappresaglia contro i raid americani in Iraq nel video diffuso qualche giorno fa che mostrava (video) la decapitazione del giornalista Steven Sotloff.


Una catena di sangue iniziata con l'omicidio del freelance James Foley, il primo a essere ucciso (video) con la macabra scenografia che l'esercito islamico sta usando.

Minacce a Europa e cristiani. Nella sua imponente opera di propaganda e di minacce, l'Is ha mandato in Rete negli ultimi giorni altri due video: "Stiamo preparando cinture esplosive per colpire i paesi alleati di Obama".