Le spese del tour: non ancorare venuto. Il Generale Giuseppe Pound chiede a tutti di,presentare i conti. Mancano sempre i suoi é quelli del Tenente Casaleggio.

Le spese del tour di Grillo?
Non ancora pervenute

Fallisce la raccolta fondi. Raccolti 500 mila euro. L'obiettivo era 1 milione. E il comico aveva promesso di «documentare online» le spese del suo tour

di Francesco Oggiano

Beppe Grillo riempe le piazze ma non le casse del Movimento 5 Stelle. E si arrende davanti al mezzo fallimento della raccolta fondi lanciata all'inizio del 2013 per finanziare lo Tsunami Tour. L'obiettivo della campagna, pubblicizzata tramite un banner permanente nella parte alta del blog, era di raccogliere 1 milione di euro in due mesi: quel tanto che bastava per pagare le spese legali, per promuovere il M5S nel periodo elettorale, per supportare online gli attivisti e per per finanziare la tournée non-stop che si concluderà venerdì a piazza San Giovanni a Roma.

500 MILA EURO
La parte eccedente il milione di euro, si leggeva sul blog, sarebbe stata versata in un conto corrente per i terremotati dell'Emilia. Ma a meno di quattro giorni dalla fine della tournée, la cassa langue con soli 500 mila euro versati da appena 12 mila donatori. Il versamento medio pro capite è sostanzioso, 40 euro, a dimostrazione della partecipazione alla raccolta fondi dello zoccolo duro degli attivisti del Movimento.

L'iniziativa di raccolta fondi sul sito Beppegrillo.it. A oggi sono stati raccolti 500 mila euro. Nessuna spesa è stata documentata

LE DONAZIONI 
Certo, le raccolte fondi nel Movimento sono tradizionalmente decentrate, affidate più alle realtà locali sparse in tutta la Penisola che a un organo centrale come il blog. Molte spese dei tour di Grillo sono da sempre ammortizzate grazie al contributo volontario e alle donazioni in «materie prime» e «lavoro» da parte di simpatizzanti e militanti. Giovani che a un freddo bonifico bancario preferiscono un contributo fisico e concreto alla «causa».

LA TRASPARENZA
Ma l'iniziativa non ha brillato neanche in trasparenza, uno dei cavalli di battaglia del comico sceso in politica. Da una parte non figurano i nomi dei donatori, che contrariamente a quanto annunciato rimangono tutti anonimi. Una pecca che a Matteo Renzi era costata un mare di critiche, alcune provenienti dallo stesso Grillo.

NESSUNA SPESA
Dall'altra non è stata documentata online nessuna uscita. Nonostante l'annuncio di «aggiornamento periodico», non sono state mostrate né le spese sostenute in precedenza, come i 120 mila euro per i due studi legali che hanno assistito il Movimento da luglio per le procedure di candidatura alle Politiche, né quelle affrontate durante il tour. La tabella che fece la sua apparizione a gennaio e che doveva aggiornarsi automaticamente con le spese, rimane ferma a zero euro. Grande parsimonia?

IL PRECEDENTE
No. Già a maggio diversi simpatizzanti si lamentarono della scarsa trasparenza dei costi di gestione del sito beppegrillo.it e del Movimento stesso in seguito al fallimento di «Adagio», un'altra raccolta fondi messa su tramite la vendita di alcuni libri a cui aderirono soltanto in 600.